I suoi difensori – gli avvocati Pietro Farina e Vittorio Fucci – avevano chiesto un'attenuazione della misura a carico del loro assistito, ma il gip Gelsomina Palmieri è stato irremovibile. E, ritenendo non modificati i presupposti di natura cautelare alla base dell'ordinanza di custodia, adottata per il pericolo di reiterazione del reato, ha detto no, confermando i domiciliari per Paolo Di Donato, 48 anni, di Sant'Agata dei Goti, ex amministratore e da qualche anno consulente del consorzio Maleventum, di cui è ritenuto il dominus. Un provvedimento appellato dinanzi al Riesame, che si pronuncerà nelle prossime settimane.
Come si ricorderà, Di Donato è una delle cinque persone arrestate lo scorso 21 giugno nell'inchiesta del procuratore aggiunto Giovanni Conzo, del sostituto Patrizia Filomena Rosa e della digos sulla gestione di alcuni centri per migranti nel Sannio. E' l'unico indagato rimasto ancora agli arresti in casa, attenuati o riformati invece dal Riesame, che aveva annullato quattro capi di accusa nei suoi confronti, per gli altri quattro.
L'inchiesta è nel frattempo stata conclusa, quaranta le persone chiamate in causa, complessivamente, a vario titolo.
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