La Squadra mobile ha completato il suo lavoro, acquisendo le necessarie informazioni su quanti hanno avuto un ruolo nella gestione dell'assistenza fornita alla paziente, ora tocca al sostituto procuratore Francesco Sansobrino, titolare dell'inchiesta, decidere quando affidare l'incarico al medico legale - e le persone eventualmente da 'avvisare' per permettere loro di scegliersi un consulente- che dovrà curare l'autopsia – un esame che appare inevitabile – della neonata nata morta ieri mattina al Rummo.
Una tragedia che ha colpito una coppia di Cervinara che ha già un figlio, finita al centro di un'indagine, innescata da una denuncia presentata dai genitori – sono rappresentati dagli avvocati Domenico Mauro e Daniele Sorriento- che punta ovviamente a stabilire se possano essere ravvisati presunti profili di responsabilità o se, al contrario, si sia trattato di un evento imprevisto, di una improvvisa complicazione contro la quale, nonostante gli sforzi, non era possibile fare alcunchè. Nel mezzo, il dolore che ha investito e travolto una famiglia.
Come anticipato ieri, e secondo una prima ricostruzione dei fatti, la mamma – una 34enne -era arrivata in ospedale intorno alle 20 di lunedì, dopo la rottura delle acque. Era stata immediatamente ricoverata in vista del parto, poi, martedì mattina, sottoposta ad un taglio cesareo che sarebbe stato ritenuto indispensabile dai medici perchè, nel frattempo, il battito della piccola si sarebbe affievolito. Un'operazione segnata dal dramma, con l'estrazione della bimba, ormai senza vita, dal grembo della madre.
Un epilogo terribile, al quale era seguita la scelta del marito della donna, e papà della neonata, di chiedere l'intervento della polizia. Che, una volta sul posto, aveva sequestrato la cartella clinica e raccolto alcune testimonianze.
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