Giovanni come Maria: picchiati, rapinati in casa. Poi la morte

Il dramma dell'83enne di Montesarchio ricorda quello della 72enne di San Giorgio del Sannio

Montesarchio.  

Di rapine nelle abitazioni, purtroppo, ce ne sono state in quantità. Alcune con modalità particolarmente violente, ma fortunatamente senza conseguenze drammatiche. A Montesarchio, purtroppo, non è andata così. Perchè, il bilancio della paura e del terrore provati lo scorso 10 aprile da due anziani, è stato pesantemente aggravato dalla morte di uno di loro. Giovanni, 83 anni, non ce l'ha fatta a superare le conseguenze delle botte ricevute due settimane prima.

Da allora era ricoverato al Rummo, dove ieri pomeriggio l'alito della vita lo ha abbandonato per sempre, consegnando alle cronache una storia che rimanda a quella, altrettanto terribile, che si era verificata nel febbraio 2014 a San Giorgio del Sannio. Ne aveva fatto le spese Maria, la 72enne morta in ospedale dieci giorni dopo essere stata aggredita e picchiata nella sua abitazione in via Bocchini. Teatro di quello che doveva essere un raid che nei piani avrebbe dovuto fruttare un paio di chili di oro e 30mila euro in contanti, non un anello e due orecchini.

Una pagina diventata tragica, per la quale nel 2015 sono state condannate in primo grado con rito abbreviato, per omicidio volontario, quattro persone, con pene tra 12 e 20 anni (per chi aveva colpito la pensionata). Condanne ridotte in appello -da 12 a 17 anni e 4 mesi- dopo il riconoscimento del concorso anomalo evocato dalla difesa, che un mese e mezzo fa ha poi visto accolte le sue richieste dalla Cassazione, che ha annullato la sentenza ed ha rinviato gli atti nuovamente alla Corte di appello dopo aver qualificato diversamente l'accusa di omicidio: da volontario a preterintenzionale.
Una storiaccia che ricorda quella di cui è rimasto vittima Giovanni. Era con la sorella quando quella sera si era trovato di fronte i banditi che, dopo averlo colpito, facendolo cadere sul pavimento, erano fuggiti con 350 euro ed alcuni oggetti in oro. Come nel caso di San Giorgio del Sannio, sono i carabinieri a condurre le indagini dirette dal sostituto procuratore Assunta Tillo. Inevitabile l'autopsia. Giovanni come Maria: un destino assurdo.

Esp