A metà ottobre del 2016 fa era stato arrestato, questa mattina è stato assolto perchè il fatto non costituisce reato. Lo ha stabilito il gup Flavio Cusani nel giudizio abbreviato a carico di Angelo Zappiello (avvocato Mario Cecere), 43 anni, di Bonea, che un anno e mezzo fa era finito ai domiciliari, dopo il rinvenimento all'interno di un garage, operato dai carabinieri, di una busta contenente una bomba carta, un candelotto esplosivo, una pistola calibro 7.65 senza matricola e cartucce di vario calibro.
Comparso dinanzi al gip per l'udienza di convalida, l'uomo aveva respinto ogni accusa, sostenendo di non sapere alcunchè del materiale sequestrato e della sua provenienza, e precisando che il box, aperto, è utilizzato da più famiglie. A suo carico era poi stata adottata una ordinanza di custodia cautelare che due settimane più tardi il Riesame aveva però annullato, rimettendo in libertà l'allora 41enne. Una vicenda che all'epoca aveva destato notevole clamore nel centro caudino, teatro, nei mesi precedenti, di alcuni attentati intimidatori anche ai danni di amministratori.
Come si ricorderà, l'intervento dei militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Montesarchio era scattato all'alba del 13 ottobre, quando avevano proceduto alla perquisizione del locale. Un'iniziativa innescata – secondo quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti– da una telefonata ricevuta la sera precedente, nel corso della quale una persona che si era presentata (o spacciata) come un familiare dell'indagato, avrebbe fatto riferimento alla bomba carta ed alla pistola, esprimendo i suoi timori su un possibile gesto del 41enne contro il Comune che non gli aveva affidato alcuni lavori. Oggi l'appuntamento con il giudice, che ha assolto Zappiello, per il quale il pm Donatella Palumbo aveva proposto la condanna ad 1 anno e 8 mesi.
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