Oltre cinquanta le tombe profanate e danneggiate nel cimitero di Sant'Agata de' Goti. L'ennesimo furto all'interno di un cimitero sannita. È accaduto probabilmente la scorsa notte quando i malviventi, probabilmente dopo aver scavalcato il cancello d'ingresso, sono riusciti ad accedere al viale principale del luogo sacro, peraltro munito di videosorveglianza.
Una volta all'interno, i balordi hanno rivolto le loro attenzioni a 51 lapidi e non è escluso che con il passare delle ore il numero possa anche aumentare.
Hanno spaccato marmi e rovinato gli arredi sacri. Rubati decine di portafiori e portalampade in bronzo, rame ed altri metalli di valore.
Un episodio grave anche tenendo conto che i malviventi hanno agito a poche nelle ore della visita di Papa Francesco nel Sannio.
Questa mattina, alla riapertura l'amara sorpresa per i custodi che hanno immediatamente notato i chiari segni lasciati dai malviventi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione saticulana che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del colpo. Ora si spera che le telecamere installate nella zona possano aver immortalato i volti o magari un numero di targa del mezzo con il quale i ladri sono arrivati in Valle Caudina. Zona del Sannio ormai da mesi in balia della criminalità. Furti, rapine, colpi di pistola e bombe contro comuni cittadini ed imprenditori, come il gravissimo episodio avvenuto l'altra notte a Paolisi dove nel mirino dei banditi è finita l'abitazione di un imprenditore contro la quale hanno esploso numerosi colpi di pistola e poi innescato un ordigno che ha sventrato il portone dell'abitazione. Tornando ai furti all'interno dei cimiteri, da mesi si registrano episodi simili. Medio Calore, Hinterland e Valle Caudina le zone maggiormente prese d'assalto.
Alessandro Fallarino