Spaccio di marijuana ed hashish, arrestati due giovani

Operazione della Mobile, ai domiciliari un 25enne ed un 26enne di S. Giorgio del Sannio e Calvi

San Giorgio del Sannio.  

Sono ritenuti i presunti responsabili di più episodi di spaccio di marijuana ed hashish.. E' questa l'accusa con la quale sono finiti agli arresti domiciliari Roberto Capozzi, 25 anni, di San Giorgio del Sannio, ed Andrea Centrella, 26 anni, di Calvi. Sono i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Gelsomina Palmieri in un'indagine antidroga del sostituto procuratore Miriam Lapalorcia e della Squadra mobile. Nel mirino degli inquirenti alcune cessioni di sostanza stupefacente nell'arco temporale che va da novembre 2016 a gennaio 2017.

Circostanze al centro di un'attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di appostamento, sequestri di droga ed escussioni degli acquirenti, e condotta dagli agenti del vicequestore Emanuele Fattori, nella quale sono rimasti impigliati anche altri quattro giovani: un 24enne ed un 26enne di San Giorgio del Sannio, un 20enne di Fragneto L'Abate ed un 23enne di San Martino Sannita. Nei loro confronti, però, non è stato chiesto ed adottato alcun provvedimento restrittivo.

Gli arresti in casa sono infatti scattati solo per Capozzi, al quale viene contestato anche il tentativo di incendio dell'auto di un poliziotto, e Centrella, che, difesi dall'avvocato Marcello D'Auria, sono ora in attesa di comparire dinanzi al giudice per l'interrogatorio di garanzia. Un appuntamento nel corso del quale potranno offrire, se non sceglieranno di avvalersi della facoltà di restarsene in silenzio, la loro versione sui fatti prospettati. Il tentativo di incendio, in particolare, risale al 3 febbraio del 2017, quando il ghiaccio presente sulla Citroen del poliziotto aveva evitato che si propagassero le fiamme causate da giornali e diavolina.

Il nome di Capozzi era rimbalzato all'onore delle cronache già nel febbraio 2017, quando lui ed un'altra persona, come si ricorderà, erano stati beccati dalla Mobile, in flagranza di reato, per concorso in spaccio di marijuana. Sottoposti anche allora ai domiciliari, entrambi erano poi stati rimessi in libertà, dopo la convalida, su decisione del gip Flavio Cusani. Una vicenda che rimepie un'inchiesta per la quale è in programma tra una decina di giorni l'udienza preliminare, fissata dinanzi alla stessa dottoressa Palmieri.

Esp