Non sembrano esserci dubbi sulla matrice dolosa, che sarebbe testimoniata dalle immagini fissate da una telecamera. Che avrebbero immortalato uno sconosciuto mentre appicca il fuoco a quell'auto e poi se la squaglia, credendo di averla fatta franca. Una Punto diesel vecchio modello, incendiata nella tarda serata di ieri a Campizze di Rotondi.
Secondo una prima ricostruzione, la vettura era ferma nel vialetto di un'abitazione, dove l'aveva lasciata un operaio di Montesarchio che era andato a far visita alla fidanzata. Il rogo ha attaccato il veicolo all'improvviso, erano all'incirca le 22.30. L'allarme ha convogliato nella zona i pompieri del distaccamento di Bonea ed i carabinieri della Compagnia di Montesarchio. Avviate immediatamente le indagini per risalire all'autore del gesto ed al movente che lo ha ispirato.
Si tratta dell'ennesimo incendio registrato in Valle caudina, dove da mesi si susseguono episodi della stessa natura e non solo. Intimidazioni in serie – qualche giorno fa i colpi di pistola esplosi contro una macchina ad Airola- sottese dalle ragioni più disparate, che non possono essere riannodate con un unico filo. Ma non per questo, anzi, non preoccupano l'opinione pubblica, che assiste, più o meno con una frequenza quotidiana, a fenomeni criminosi che si verificano a Benevento e in più parti della provincia senza soluzione di continuità. E si aggiungono a furti e rapine che hanno colpito attività commerciali ed abitazioni.
La notte appena trascorsa non ha risparmiato neanche il capoluogo, anch'esso teatro di un incendio che si è sviluppato al rione Libertà. Ha interessato una Fiat Multipla alimentata a gas che la proprietaria aveva parcheggiato in via Ferrara. Lavoro per i vigili del fuoco del comando provinciale, che hanno provveduto a spegnere e fiamme. Non è escluso che si tratti, anche in questo caso, di un incendio doloso.
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