Era imputato di lesioni colpose gravi e violazione delle norme sulla sicurezza, ma è stato assolto perchè il fatto non sussiste. L'ha sentenziato il giudice Anita Polito al termine del processo a carico di Domenico Vigliotti (avvocato Cipriano Ficedolo), 34 anni, un imprenditore edile di Limatola, chiamato in causa dalle indagini sull'incidente del quale era rimasto vittima il 9 gennaio del 2013, a Puglianello, un suo dipendente.
Mentre guidava un camion lungo la Fondovalle, atteso da un'operazione di carico di materiali, l'operaio aveva sentito un rumore ed aveva fermato il mezzo. Ne era sceso e ne aveva raggiunto la parte posteriore, dove era stato investito dallo scoppio di uno pneumatico provocato dallo sfregamento di un masso che si era infilato tra due ruote. Pesanti le conseguenze: fratture delle mani, di un polso e di alcune costole, un trauma cranico. Per lui una prognosi superiore ai quaranta giorni. Di qui la citazione a giudizio del titolare della ditta, il cui difensore ha fatto notare, anche sulla scorta di una consulenza, come l'evento fosse stato solo il frutto di un caso fortuito, non prevedibile; contro il quale, dunque, non sarebbe stato possibile fare alcunchè. Argomentazioni accolte dal giudice, che ha assolto l'imputato.
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