E' tornato in carcere, dove era già finito nel 2011. C'era stato due mesi, poi aveva ottenuto i domiciliari, ai quali è rimasto sottoposto fino al novembre 2015, scontando di fatto la pena di 5 anni. Alla cui definizione mancano però 8 mesi. Ecco perchè i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 35enne di Montesarchio condannato per violenza sessuale.
Un reato – spiega il suo difensore, l'avvocato Cipriano Ficedolo - per il quale non è possibile usufruire dello sconto di tre mesi per ciascun anno di detenzione già sofferto dall'imputato, di cui potrà dunque essere chiesta solo successivamente la liberazione. Anche se, appunto, il periodo complessivo di detenzione ha già superato la condanna. Il gup Maria Di Carlo, nel 2012, con rito abbreviato, l'aveva fissata in 6 anni e 4 mesi, ma la Corte di appello, nel maggio 2016, l'aveva ridotta, come detto, a 5 anni.
L'uomo è stato riconosciuto responsabile di abusi sessuali ai danni di una cugina della moglie. I fatti contestati risalgono al maggio del 2010, in precedenza il giovane aveva tentato di fare altrettanto anche quando la ragazza (parte civile con l'avvocato Maria Rosaria Sandomenico) era ancora minorenne.
Una vicenda al centro delle indagini dirette dal sostituto procuratore Marcella Pizzillo, che il 9 luglio 2011 erano sfociate in un'ordinanza di custodia cautelare in carcere adottata nei confronti dell'allora 28enne.
Esp