Rimesso in libertà dopo la convalida dell'arresto, con l'obbligo di presentarsi due volte a settimana alla polizia giudiziaria, il 21enne del Mali che la polizia aveva fermato – era finito ai domiciliari – per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (un agente giudicato guaribile in 3 giorni). Ipotesi di reato che gli erano state contestate per la protesta scoppiata ieri in un centro migranti a Dugenta..
Difeso dall'avvocato Benedetta Masone, il giovane è comparso nella tarda mattinata dinanzi al giudice Andrea Loffredo, respingendo ogni addebito e chiedendosi come mai fosse stato arrestato solo lui tra le decine di persone che avevano inscenato la rivolta per una serie di problemi (aria condizionata, cibo) esistenti, a loro dire, nella struttura che li ospita. Il 14 settembre la prosecuzione del processo per direttissima nei suoi confronti.
Intanto, sempre a Dugenta, gli uomini della Questura sannita e del Reparto mobile di Napoli hanno allontanato da un'altra struttura tre migranti colpiti da un provvedimento di revoca dell’accoglienza, anche per aver assunto atteggiamenti violenti e minacciosi nei confronti degli operatori del centro.
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