E' rimasto il silenzio come gli altri. Anche Raffaele Cavaiuolo, 57 anni, di Solopaca, una delle cinque persone finite in carcere nell'indagine, sul racket delle viti, del pm Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri di Cerreto Sannita, si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip Maria Ilaria Romano, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare.
Lo ha fatto durante l'interrogatorio di garanzia, nel corso del quale il suo difensore, l'avvocato Ettore Marcarelli, ha eccepito l'utilizzabilità delle intercettazioni dei colloqui durante la prima detenzione, sostenendo che sono state eseguite fuori termine.
L'attesa è ora per le decisioni che il Riesame, probabilmente alla fine del mese, adotterà sui ricorsi dei difensori delle persone coinvolte.
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