Le collezionava da tempo, coltivando una passione, progressivamente scemata, per le armi. A quel punto diventate, perciò, un problema di cui non era riuscito ad individuare la soluzione che gli avrebbe permesso di disfarsene. Assistito dall'avvocato Giovanni De Lucia, si è difeso così, dinanzi al gip Loredana Camerlengo, Lorenzo Santese, 31 anni, origini casertane ma domicilio a Montesarchio, che giovedì scorso era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia della cittadina caudina.
Nel corso di una perquisizione dell'abitazione, i militari avevano rinvenuto e sequestrato, come si ricorderà, tre pistole – una in fase di costruzione – ritenute modificate, proiettili, cartucce e decine di parti di armi custodite in una cassaforte. Attenzione puntata anche su un telefono satellitare; una patente di guida giudicata contraffatta, e decine di pacchetti di sigarette di lavorazione estera.
Santese era finito nel carcere di contrada Capodimonte, dal quale è uscito oggi dopo la decisione del giudice che, al termine dell'udienza di convalida, ha disposto per lui gli arresti in casa.
Esp
