Se non sorgeranno complicazioni nelle prossime ore, Airola gli darà l'ultimo saluto sabato mattina, quando nella chiesa di San Donato saranno celebrati i funerali. Sarà il momento dell'addio ad Antonio Iarossi, 59 anni, imprenditore nel settore del marmo, barbaramente ammazzato in Portogallo, a Borba, la città nella quale ha sede la Italcrhono, l'azienda di cui era titolare.
Un omicidio agghiacciante, compiuto venerdì scorso da un dipendente – un 61enne marocchino- che riteneva di essere creditore del suo datore di lavoro. Secondo la polizia portoghese, che lo ha arrestato, è stato lui a colpire al collo ed alla testa, con un perforatore, la vittima, di cui ha poi mutilato il corpo, nel tentativo di farlo sparire. Non c'era riuscito perchè un altro operaio aveva scoperto tutto e dato l'allarme.
Un delitto con modalità efferate che hanno profondamente turbato l'opinione pubblica. Un dramma che ha sottratto per sempre Antonio alla moglie ed ai due figli, ora sulla strada del tristissimo ritorno a casa. Ad attenderli c'è una comunità che attraverso il sindaco Napoletano ha provato a far sentire loro la vicinanza e la solidarietà.
Enormi la commozione ed il dolore anche a Castelvetere in Valfortore, il centro del quale era originario, per la terribile fine riservata ad un uomo apprezzato per il suo coraggio. Non aveva avuto paura ad investire all'estero, lavorava duramente per raggiungere i risultati che si era prefissato, i traguardi che voleva tagliare. Un sogno spezzato tragicamente.
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