Imprenditore sannita ucciso in Portogallo

Si tratta di un 59enne di Airola. L'uomo da anni lavorava anche all'estero nel settore dei marmi

Airola.  

Sarebbe stato ucciso da un suo dipendente in Portogallo. Si tratta di Antonio Iarossi, 59 anni, di Airola, imprenditore nel settore dei marmi, trovato morto all'interno di una fabbrica a Borba, un comune portoghese, non lontano dalla Spagna, nella regione di Alentejo. L'omicidio sarebbe avvenuto, come riportano alcuni quotidiani online portoghesi, all'interno della fabbrica dove il sannita da oltre 20 anni aveva i suoi interessi di lavoro. Per l'omicidio sarebbe stata fermata anche una persona. Si tratta di un marocchino di 61 anni, dipendente del marmificio.

Secondo la polizia portoghese, al culmine di un litigio scoppiato probabilmente per motivi economici, il 59enne sarebbe stato colpito alla testa e al collo da un utensile impugnato dall'indagato che avrebbe anche poi tentato di far sparire il corpo.

Sposato, Iarossi era atteso per Pasqua ad Airola, sua città natale, dove tornava spesso anche perchè la sua famiglia continua a vivere in Valle Caudina. Allertati dalle autorità portoghesi, i familiari sono immediatamente volati a Borba.

“Ho parlato con la moglie – ha spiegato al telefono il sindaco Michele Napoletano – e purtroppo mi ha confermato la triste notizia. Ora tutti i familiari sono in Portogallo. Iarossi spesso tornava ad Airola dove risiede la famiglia. Lo aspettavano anche per le festività Pasquali, invece purtroppo è stato ucciso”.

Secondo la ricostruzione fatta dai quotidiani portoghesi, Iarossi sarebbe stato colpito con una sorta di trapano, o comunque un grosso martello pneumatico per la lavorazione dei marmi. Successivamente – sempre secondo la ricostruzione dei quotidiani online – l'assassino avrebbe cercato di nascondere e fare a pezzi il corpo. Particolari che se confermati aggiungerebbero elementi di inaudita ferocia che ovviamente sono ora al vaglio degli investigatori portoghesi.