Non tagliate quei cipressi al cimitero di Torrecuso. Non toccate quegli alberi secolari che fanno parte del patrimonio paesaggistico. Lo invoca l'avvocato Michele D'Occhio: prima un post su fb, quindi una richiesta al sindaco Erasmo Cutillo. Al professionista non va giù che quei cipressi debbano essere abbattuti perchè “sembra che diano fastidio alle cappelle gentilizie appena costruite; come se fossero spuntati all'improvviso per dare fastidio alle costruzioni”.
D'Occhio ricorda che “il nostro cimitero già è stato aggredito da brutte cementificazioni”, e non tollera che “ora dobbiamo veder stuprato il segno più bello della memoria di un luogo sacro”. Lo definisce “uno scempio, da impedire per tutti coloro che hanno desiderato restare per sempre nella nostraTorrecuso”. Parole alle quali è seguito il diretto interessamento del primo cittadino, destinatario di una lettera nella quale il legale ribadisce “stupore e contrarietà alla scelta, scellerata, di abbattere quegli alberi, che per la loro longevità, maestosità e dimensioni sono visibili da lontano e rappresentano un sicuro pregio paesaggistico nonché l’elemento monumentale di un luogo sacro alla memoria dei cittadini”.
D'Occhio segnala “che quei cipressi rientrano nella tutela dettata dalla Legge 14 gennaio 2013 n.10, che all’art. 7, nel caso di illegittimo abbattimento, prevede la sanzione da euro 5000,00 a euro 100.000,00, salvo che il fatto costituisca reato; ritengo in ipotesi ravvisabile il reato di cui all’art. 635 c.p. Presuppongo che codesta Amministrazione abbia provveduto ad adottare i regolamenti per la salvaguardia del verde urbano come previsto dalla legge richiamata”. La richiesta, infine: “Sospendere l’opera di abbattimento innanzi denunciata e fornire alla collettività le opportune informazioni”.
(foto dal web)
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