Il blitz, all'epoca, aveva fatto molto rumore. Era il 2012 quando un'indagine della Dda di Napoli e dei carabinieri di Torre Annunziata aveva messo nel mirino un 'giro' di droga sull'asse Spagna-Italia. Cocaina, hashish e marijuana importati dalla penisola iberica e piazzati in Campania, Emilia Romagna e Lombardia.
Un'inchiesta scandita dall'esecuzione di ventinove misure cautelari, che aveva ipotizzato, a vario titolo, le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla spaccio di sostanze stupefacenti e spaccio, e nella quale erano rimasti impigliati anche sette sanniti. Oggi la Cassazione si è pronunciata su alcuni degli imputati che avevano scelto il rito abbreviato, annullandone, con rinvio, le condanne.
La decisione ha riguardato Fabio Baldini, 34 anni, di Foglianise (6 anni in primo grado, 5 in appello), Antonio Sauchella, 43 anni, di Torrecuso ( 22 anni, poi diventati 16 ) e Ivan Cerulo, 36 anni, di Foglianise ( da 9 anni a 6 anni e 8 mesi in secondo grado).
La Suprema Corte, in particolare, ha invitato la Corte di appello a pronunciarsi sulla possibilità di qualificare come di lieve entità la contestazione di detenzione ai fini di spaccio a carico di Baldini, difeso dall'avvocato Angelo Leone, e, per Sauchella e Cerulo, assistiti dall'avvocato Nico Colangelo, sulla partecipazione all'associazione.
Esp