Se non si avvarrà della facoltà di non rispondere, avrà subito la possibilità di fornire la sua versione sui fatti che le sono stati contestati.
Il gip Roberto Melone, che ha adottato nei suoi confronti una misura interdittiva – la sospensione per un anno dall'esercizio di pubblico ufficio- di gran lunga meno afflittiva di quella chiesta – custodia cautelare in carcere - dal sostituto procuratore Iolanda Gaudino, l'attende sabato. Quando è previsto l'interrogatorio di garanzia della 51enne maestra di Amorosi che, assistita dall'avvocato Aldo Minauro, comparirà dinanzi al giudice con a carico l'ipotesi di reato di maltrattamenti ai danni di alcuni bambini delle elementari.
Una storia delicatissima, finita al centro di un'indagine avviata dalla Squadra mobile dopo la denuncia dei genitori. Nel mirino i comportamenti, immortalati dalle telecamere installate nell'aula dagli investigatori, che l'insegnante avrebbe mantenuto, tra ottobre e dicembre 2016, nei confronti di alcuni scolari.
Il quadro tratteggiato dagli inquirenti restituisce schiaffi e calci ai piccoli, che sarebbero anche stati colpiti con libri e quaderni. Gli stessi, poi, secondo l'accusa, sarebbero stati strattonati, trascinati e apostrofati come “ciucci, cretini, stupidi, ritardati mentali”.
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