Sindaco S. Lorenzo agli arresti, il caso su schermi di Tv2000

Servizio televisivo con una serie di interviste. Diffida dei legali di De Libero e Colangelo

San Lorenzo Maggiore.  

Se le previsioni saranno rispettate, l'appuntamento è in programma mercoledì sera. Quando il caso di San Lorenzo Maggiore, dove il sindaco è da oltre un anno ai domiciliari, approderà sugli schermi nazionali di Tv2000, la televisione controllata dalla Conferenza episcopale italiana. Alla vicenda giudiziaria che riguarda Emmanuele De Libero e Pellegrino Colangelo, capo ufficio tecnico, anch'egli agli arresti in casa, imputati di concorso in concussione per una presunta tangente che avrebbero preteso da un imprenditore per la realizzazione di lavori in subappalto nell'area Pip, sarà infatti riservato un servizio della trasmissione 'Avanti il prossimo', condotta da Piero Badaloni, ex presidente della Regione Lazio e volto notissimo della Rai.

Una troupe è stata in questi giorni nel centro telesino, e non solo, intervistando, non senza qualche difficoltà, Umberto Conti, il titolare della ditta che sarebbe stato destinatario della richiesta di una mazzetta, l'avvocato Antonio Di Santo, che lo assiste nel giudizio in cui si è costituito parte civile, il Procuratore aggiunto Giovanni Conzo, che ha diretto le indagini dei carabinieri con il sostituto Donatella Palumbo, e alcuni cittadini. Avrebbero voluto fare altrettanto anche con gli avvocati Roberto Prozzo e Claudio Sgambato, difensori di De Libero e Colangelo, che hanno però declinato l'invito, sottolineando, in un atto di diffida, l'inopportunità della messa in onda dello stesso servizio mentre il processo è in corso – il 16 marzo la prossima udienza – ed alcuni testimoni devono ancora essere ascoltati in aula.

Attenzione puntata, oltre che sulla ricostruzione dei fatti finiti nel mirino degli inquirenti, e contestata dai diretti interessati e dai loro legali, anche sulla lettera, firmata dai 'Cittadini Liberi di San Lorenzo Maggiore', inviata qualche settimana fa al prefetto Paola Galeone perchè “sciolga il consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore per la gravissima perdurante assenza del sindaco, da 12 mesi agli arresti domiciliari”. Una situazione che pone “seri problemi di legalità ed apre una voragine di democrazia”.