I fatti risalgono al 2013, quando era titolare di una ditta impegnata nel settore delle slot machine. E' allora che, secondo gli inquirenti, non avrebbe versato quanto dovuto per le imposte, trattenendolo, dunque, per sé, alla società, partecipata dallo Stato, che gestisce le attività su scala nazionale. Una condotta che ha integrato l'ipotesi di reato di peculato, come incaricato di pubblico servizio, nei confronti di Emiliano Iannotta, 39 anni, di Sant'Agata dei Goti.
A suo carico un provvedimento chiesto dalla Procura ed adottato dal gip Flavio Cusani: l'ha eseguito la guardia di finanza, che ha provveduto ad un sequestro di beni per equivalente, finalizzato alla confisca, per un importo complessivo di circa 43mila euro. Iannotta è difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli, che nelle prossime ore depositerà ricorso al Riesame contro l'ordinanza firmata dal giudice.