Emergenza migranti, stop arrivi in Valle Caudina

Damiano: "Il nostro lavoro non finisce qua. Ci interessa dare tranquillità alla nostra comunità"

Non saranno più prese in considerazione le disponibilità dei proprietari delle strutture in disuso

Montesarchio.  

I proprietari di alcune strutture in disuso avevano già dato disponibilità per ospitare un nuovo flusso di migranti. Richieste, però, che non saranno accettate grazie all’impegno degli amministratori caudini.

In prima linea Franco Damiano, sindaco di Montesarchio e consigliere provinciale, che qualche settimana fa ha deciso di mettere nero su bianco le sue perplessita ed ha scritto al Prefetto, Un atto necessario considerati i risultati: non saranno, infatti, più prese in considerazione altre strutture - nonostante la disponibilità manifestata dai proprietari - situate nei Comuni che già ospitano immigrati. E' il caso di numerosi Comuni caudini.

“Il primo obiettivo è stato raggiunto, non ci saranno altri arrivi - ha dichiarato il sindaco Franco Damiano - Stiamo effettuando una serie di controlli alle strutture. Montesarchio non è un paese razzista, anzi - ci tiene a precisare Damiano - Abbiamo un senso dell’accoglienza molto alto ma c’è un problema di integrazione che può diventare un problema di ordine sociale. Il primo traguardo è stato raggiunto ma adesso siamo a lavoro per decidere come impiegare queste persone per continuare a dare tranquillità alla nostra comunità”. Anche Michele Napoletano, sindaco di Airola e Presidente della Città Caudina, ha incontrato il Prefetto Galeone proprio per discutere dei nuovi arrivi. Napoletano ha chiesto al Prefetto anche maggiori controlli nei centri d'accoglienza. 

Da Montesarchio ad Rotondi, da Airola a Bonea: i richiedenti asilo sono sparsi tra i diversi centri, ex hotel e strutture private messe a disposizione per l’accoglienza di centinaia di persone. Gli ultimi arrivi, presso l’ex Hotel Perrotta di Rotondi, hanno suscitato il malumore della popolazione e dell’amministrazione comunale guidata da Antonio Russo. “Non siamo razzisti - avevano dichiarato ai nostri microfoni i cittadini - ma ora basta, ne stanno arrivando troppi”. E a dire basta sono anche i sindaci del territorio coinvolto da fenomeno, un territorio che negli ultimi anni si è dimostrato sempre accogliente. La tenacia degli amministratori su una problematica che diventa sempre più difficile da gestire è stata premiata e, dunque, in Valle Caudina non arriveranno più immigrati.

Giovanna Di Notte