Sant'Agata, primo consiglio post sentenza per Valentino

"A lavoro per recuperare il tempo sciupato per il capriccio di qualcuno.."

Sant'Agata de Goti.  

Primo consiglio comunale dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha reintegrato nelle sue funzioni di sindaco Carmine Valentino. Subito a lavoro la macchina comunale perchè “non c’è più tempo da perdere, ne è stato sciupato fin troppo”. Così il primo cittadino santagatese a margine del Consiglio Comunale che si è svolto questa mattina.

"Per 5 mesi il tempo ha inesorabilmente continuato il suo corso trascinando con se, come un fiume in piena, i più rudimentali principi dell’azione politica: uno su tutti il rispetto, non tanto degli eletti quanto degli elettori – ha precisato Carmine Valentino - per puro capriccio o ripicca, o perche’ no, per una convinzione clamorosamente errata si e’ ritenuto, da parte di una parte politica che le elezioni del 25 maggio 2014 non fossero valide e che le regole della democrazia, sebbene rispettate, potessero essere sovvertite in un’aula di tribunale, semmai appellandosi ad un farneticante meglio un commissario prefettizio che un sindaco eletto dal popolo – continua il sindaco santagatese - la sentenza del consiglio di stato, n°708/2016 ha detto in modo definitivo che chi si e’ assunto la responsabilità di privare la città di Sant’Agata de’ Goti di un’amministrazione e’ stato sconfitto per la seconda volta”

Valentino inoltre si è soffermato sull’attività amministrativa svolta in questi mesi e di come, nonostante la struttura comunale non abbia fatto mai mancare il proprio supporto professionale ai commissari prefettizi, una serie di provvedimenti che elenca non sono stati portati avanti: “Mancato presidio di importanti percorsi avviati – spiega Valentino - come per esempio il raddoppio della Napoli-Bari, l’impossibilita’ di dare risposte puntuali ai cittadini in termini di servizi e bisogni primari, piuttosto che per le normali attivita’ di manutenzione, l’interruzione dei proficui rapporti istituzionali con Regione e Ministeri per intercettare nuove opportunita’ di finanziamenti opere pubbliche e servizi e di questa gran quantità di detriti e fango. Qualcuno, se riterrà – conclude il primo cittadino di Sant’Agata - se ne dovra’ assumere la responsabilita’ politica, non certo davanti a noi stamattina bensì davanti ai cittadini elettori”.

Giovanna Di Notte