Sul tetto del capannone della cooperativa Quadrelle, già appartenente alla Ristorò, non c'è l'amianto. È il responso delle analisi effettuate dall'Arpac, che dieci giorni fa aveva prelevato tredici campioni dalla sommità della struttura adibita a centro di cottura dei pasti per la mensa scolastica di Benevento. Risultati resi noti questo pomeriggio da Salvatore Ciro Balestrieri, responsabile della società che gestisce provvisoriamente il servizio mensa. Solo fibre con componenti in vetro e plastica a copertura delle tegole e niente amianto. Notizia che mette un punto di chiarezza definitivo su uno dei contorni del caso mensa. La cooperativa è però di nuovo nella bufera dopo la decisione di sospendere dal servizio quindici dipendenti e che, secondo i vertici avrebbero sistematicamente sabotato dall'interno la produzione dei pasti onde creare artatamente dei disservizi. Si tratta di lavoratori iscritti al sindacato Cub che da mesi chiede la rescissione del contratto di affidamento del servizio mensa col Comune. Analoga richiesta, di rescissione era giunta nei giorni scorsi anche dalle tre principali sigle sindacali. Per la quadrelle il motivo è una richiesta formulata all'ente appaltante di ricalcolare il monte ore di lavoro, in considerazione del fatto che i circa 700 pasti confezionati ad oggi, rappresentano la metà della quota prevista dal capitolato di gara. Il Comune è intanto pronto ad emanare un nuovo bando di gara per la mensa, senza ricorrere a proroghe.