Parco del Matese. Confindustria chiede un tavolo di confronto sui nuovi confini

Il presidente Sezione Ambiente, Pancione: inclusa un'area già autorizzata per attività estrattive

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Benevento.  

La conversione del Parco Regionale del Matese in Parco Nazionale sta comportando una nuova perimetrazione dell'area con un incremento di estensione che riguarda anche una zona, nei comuni di Pontelandolfo e Morcone, già interessata dal Prae della Regione Campania, ovvero il Piano regionale delle attività estrattive. Ed è per questo che Confindustria, retta dal presidente Oreste Vigorito e in particolare la Sezione Ambiente di cui è presidente Giuseppe Pancione chiedono un confronto costruttivo con enti ed istituzioni.

“Non siamo assolutamente contro l'istituzione del Parco Nazionale del Matese, anzi...” tiene da subito più volte a rimarcare e precisare il presidente Pancione. “Abbiamo infatti chiesto un tavolo di confronto con Ministero, Regione, Ente Parco,Comuni, sindacati e associazioni di categoria proprio per cercare di dare un nostro contributo per l'ambiente ma anche per tutelare le imprese, il tessuto economico del nostro Sannio”.

Richiesta di chiarimenti circa l'estensione prevista dalle nuove mappe già inviata con una nota a firma dei vertici di Confindustria Benevento al ministero dell'Ambiente, alla Regione Campania, alla Provincia e ai Comuni di Pontelandolfo, Morcone e San Lupo, le osservazioni che gli industriali sanniti chiedono di tenere in considerazione.

Al centro della problematica un'area tra Pontelandolfo, Morcone e San Lupo a forte vocazione estrattiva. Attività di estrazione di materiale calcareo individuata dalla Regione nel 2006 ed autorizzata con un decreto dirigenziale il 27 giugno 2023.

“Ora quella stessa area è stata inserita nella perimetrazione del Parco nazionale senza tenere minimamente conto delle autorizzazioni già rilasciate ad imprese che in quel sito hanno investito ed ovviamente lo hanno fatto con un impegno di spesa che guardava anche al futuro” ha rimarcato Pancione.
La nuova mappa, 'allungata' fino a comprendere il sito estrattivo, secondo gli industriali sanniti “rende di fatto inutilizzabile l'area ai fini estrattivi ed entra in conflitto con la precedente autorizzazione”.

Ed è per questo che il presidente chiede che Confindustria possa partecipare ad un tavolo ad hoc in vista della definitiva perimetrazione considerando anche “che il sito rappresenta da decenni, come perimetrato dal Prae l'unico giacimento significativo e strategico di calcare in provincia di Benevento.

Abbiamo il dovere di preservare l'economia del nostro Sannio – ha rimarcato il presidente della Sezione Ambiente di Confindustria Benevento – e per questo chiediamo l'esclusione dell'area già al centro dell'attività estrattiva autorizzata dal Parco Nazionale del Matese e auspichiamo la costituzione di un tavolo con tutti gli attori dell'Istituzione del Parco per esporre le nostre richieste e presentare soluzioni”.

La perimetrazione provvisoria dovrà essere completata entro il 22 Aprile prossimo si spera quindi che si riesca a trovare una soluzione per preservare “ambiente ed economia circolare sia delle imprese per questo – ha concluso Pancione – resta fondamentale il confronto tra enti, istituzioni, agricoltori, imprenditori, sindacati e politica”.