Libera rilancia l'impegno contro la corruzione "...ricordando Pippo Fava"

"Quanto denunciato dal giornalista siciliano è drammaticamente attuale in tutta la Penisola, Sannio"

libera rilancia l impegno contro la corruzione ricordando pippo fava
Benevento.  

Domani 5 gennaio, ricorrerà l’anniversario dell’uccisione di Pippo Fava, giornalista siciliano, innamorato della verità e della sua terra.
A ricordarlo il coordinamento di Libera Benevento "Innamorato della sua terra e per questo sempre  pronto a denunciare corruzione, malaffare, intrecci tra mafia, politica, imprenditoria e massonerie deviate. La sua unica arma è stata la forza della parola, contro la paura della mafia e dei poteri trasversali che vigliaccamente per metterlo a tacere lo hanno dovuto uccidere. Uccidere, perché rompere il muro del silenzio significa scalfire l’arma più forte della criminalità organizzata. Ma vuol dire anche avere timore della contaminazione dei pensieri e delle coscienze. Cultura e sapere sono stati sempre i grandi nemici delle mafie e della cattiva politica.
Uccidere è sempre un gesto di debolezza, soprattutto quando la vittima è colui che non fa altro che denunciare ciò che dovrebbe  essere una collettiva presa di coscienza. 
Da qui uno dei suoi pensieri più forti e pregnanti, richiamando i cittadini alle proprie responsabilità, soprattutto quando si esercita il diritto di voto, che dovrebbe essere libero ed incondizionato. Quanto denunciato  dal giornalista siciliano è drammaticamente attuale in tutta la Penisola, Sannio compreso che non è esente da meccanismi ed ingranaggi che alimentano corruzione e complicità. Ricordando Pippo Fava, vigliamo ricordare anche tutti i giornalisti uccisi e che vivono sotto scorta, per essere cani da guardia della democrazia. 
Un grazie a tutti gli operatori della stampa e della comunicazione in genere, spesso sottopagati e schiavi di una forma di caporalato redazionale.
Vogliamo ricordare anche Piersanti Mattarella, ucciso il 6 Gennaio del 1980. Democristiano, espressione di una politica al servizio del Territorio e non di un territorio al servizio dei politici Uomo del dialogo, persona onesta, un vero costruttore di ponti, con avversari e con la società civile, per un solo obiettivo: liberare la propria terra dalla mafia che uccide l’economia, la politica, l’ambiente e le relazioni.  Uomo determinato, consapevole che le mafie se non si combattono, inevitabilmente si subiscono.  Sentiva in pieno la responsabilità del suo ruolo. 
Il suo sacrificio come quello di tanti politici ammazzati, dev’essere costante monito nel ricordarci che c’e chi la mafia l’ha seriamente combattuta, fino al prezzo più alto della vita, e chi con le mafie, per una propria sopravvivenza politica e partitica addirittura non si crea nessun scrupolo ad allearsi".