“Abbiamo circa 14 beni in tutta la Provincia Sannita. Un dato che riguarda beni già affidati ai comuni, in attesa di riutilizzo sociale o Istituzionale, beni ancora in capo all’agenzia dei beni confiscati non ancora destinati ai Comuni e beni in attesa di definizione della procedura giudiziaria”.
Questo uno dei punti salienti della relazione snocciolata ieri alla Rocca dei Rettori duranteil forum sui beni confiscati organizzato dal Coordinamento provinciale di Libera Benevento, di cui è referente Michele in collaborazione con il comitato Don Peppe Diana: la testimonianza dei “Frutti delle Terre di don Peppe Diana”.
Durante il focus presentato da Simone Razzano è stato rimarcato come il Sannio non sia affatto un'isola felice, “così come dato non trascurabile è il numero dei comuni coinvolti che abbracciano diverse zone sannite: Benevento, Melizzano, Campoli, Cautano, Solopaca, Castelvenere, Dugenta,
Foglianise, Arpaise, Sant’Agata de Goti, Morcone e Calvi.
Da qui l’importanza di un corale impegno, da quello politico istituzionale a quello civico e sociale. Abbattendo a volte inutili contrapposizioni”.
L'obiettivo è “riuscire a rendere vivi tutti i beni nei diversi comuni per avere tanti e diffusi presidi di legalità ed attenzione civica. Un grande argine culturale contro le infiltrazioni mafiose, sotto il profilo economico e sociale”.
Tema centrale del focus è stato dunque il riutilizzo dei beni confiscati, il ritorno alla effettiva disponibilità delle comunità: un’importante opportunità delle cosiddette zone interne. Opportunità da cogliere per iniziative socio economiche, ma anche per creare maggiore conoscenza e consapevolezza dei fenomeni mafiosi e della propria evoluzione”.
Prima edizione del focus durante la quale è stato auspicata la creazione di un osservatorio permanete sui beni confiscati in città ed in provincia.