Benevento, Vigorito racconta il suo rapporto col territorio sannita

La testimonianza in un incontro organizzato dalla Università degli studi del Sannio

benevento vigorito racconta il suo rapporto col territorio sannita
Benevento.  

Che siano serviti gli studi di Filosofia e di Giurisprudenza per intraprendere un cammino di grandi successi è un certezza che Oreste Vigorito ha voluto trasferire agli studenti dell'Università degli Studi del Sannio. È stato il testimone di un seminario finalizzato al legame tra lavoro, sport e territorio. L'esempio più giusto per comprendere il rapporto di amore con la propria terra. Napoletano lui, è arrivato a Montefalcone, su strade innevate, per dar vita al primo campo eolico. Una sfida in Italia. Un mondo sconosciuto a tal punto da non avere regole e leggi per accompagnarne la realizzazione. Tirare i remi in barca, forse, sarebbe stato più saggio che folle. Se solo quest'ultima non fosse la componente più alta per fare qualcosa di grande. Vigorito si racconta nella sede sannita: il suo incontro con un pastore che nella sua genuinità all'interno di un territorio “ dove i passi fanno un rumore così bello da ricordare che si è in vita” gli bisbigliò nel suo dialetto: “che il vento non si vede ma si sente”. E quel sentire ha raccolto il primo grande successo di un imprenditore testardo come quel pastore che ha accompagnato le sue passeggiate nel “verde” fortorino allietando al contempo le visite presso le apposite sedi istituzionali per le approvazioni e le incombenze con le banche per i finanziamenti. L'inizio. La nascita della Ivpc. Ma non la fine di un racconto che lo ha riportato, mano nella mano con suo fratello Ciro, a ricordare un altro “parto” altrettanto difficile e rischioso come quello del Benevento Calcio. Quando i bilanci era un bene non guardarli, quando un allenatore aveva indosso la sua vecchia casacca del Taranto perché per quella giallorossa mancavano i 'quattrini'. Quando una società stava morendo. Quando dietro alla foto di strette di mano con il presidente della Provincia di allora Nardone, c'era una foto di Padre Pio che sanciva l'ennesimo miracolo di Oreste Vigorito: la vittoria della C2, la sconfitta col Crotone, il miracolo della B, il sogno della A per ben due volte, la retrocessione, sapore amaro che lo ha portato a scommettere sui giovani tanto cari a lui come quelli che hanno animato le sedute dell'aula. “Quei giovani cadranno, si cade, si spera non tante volte, ma in fondo cosa importa se si avrà la capacità di rialzarsi”. Il messaggio chiaro di uomo che poi è diventato finanche presidente di Confindustria Benevento. Perché la passione anima, il vento sussurra, ma il lavoro aiuta a vivere meglio e soprattutto a privare un territorio, circondato dalle mura longobarde, di catene non indistruttibili per tornare ad essere liberi di arricchirlo.

Presente all'iniziativa il Rettore dell'Università del Sannio Gerardo Canfora soddisfatto del connubio che si è creato con le aziende di Confindustria. “Pensiamo che mettere in contatto il mondo delle imprese, della produzione con i nostri studenti sia un modo per avvicinarli sempre di più a una preparazione che consentirà loro di entrare a testa alta nel mondo del lavoro. Abbiamo la fortuna di avere per questa occasione il vertice di Confindustria e i suoi racconti come imprenditore ma anche come presidente del Benevento Calcio”.

Organizzatore dell'iniziativa il professore Mario Cerbone: “L'obiettivo come dipartimento Demm è quello di legare tre aspetti fondamentali: lavoro, sport e territorio. E con questa testimonianza, quella di Oreste Vigorito, è sicuramente più facile. Può fornire tanti spunti. Dopotutto il seminario è rivolto ai giovani, un occasione per loro di crescita”.