“Tenuto conto delle resistenze poste in essere da Gennaro Santamaria sull’obbligo di pubblicare gli atti delle 8 (otto) selezioni pubbliche per l’assunzione di personale relative all’anno 2024, con una nuova missiva inviata ieri sera al segretario generale del comune di Benevento, Riccardo Feola, all’ANAC di Roma, alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e alla Prefettura di Benevento” Fioravante Bosco, già segretario generale Uil Benevento, nonché Comandante Corpo Polizia municipale Benevento, annuncia di aver “richiesto allo stesso segretario generale di esercitare il potere sostitutivo, in quanto responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT)”.
E ancora spiega “Invero, l’art. 19 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 così recita: “1. Fermi restando gli altri obblighi di pubblicità legale, le pubbliche amministrazioni pubblicano i bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione, nonché i criteri di valutazione della Commissione, le tracce delle prove e le graduatorie finali, aggiornate con l'eventuale scorrimento degli idonei non vincitori (comma così modificato dall' art. 18 del d.lgs. n. 97 del 2016 ). 2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e tengono costantemente aggiornati i dati di cui al comma 1 (comma così modificato dall' art. 18 del d.lgs. n. 97 del 2016 ). 2-bis. I soggetti di cui all'articolo 2-bis assicurano, tramite il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, la pubblicazione del collegamento ipertestuale dei dati di cui al presente articolo, ai fini dell'accessibilità ai sensi dell'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125”.
Il comma 2 della predetta disposizione di legge è quella che obbligava il dirigente esterno Gennaro Santamaria ad aggiornare i dati da pubblicare, relativamente a ogni singolo concorso. In mancanza di tale formalità il Giudice amministrativo potrà annullare tutte le procedure concorsuali in espletamento, nel caso vi siano dei ricorrenti che possono aver subito un nocumento dalla mancata pubblicazione della documentazione prescritta dall’art. 19 del decreto legislativo n. 33/2013.
E ancora, l’art. 1 del decreto legislativo n. 33/2013 descrive la trasparenza come “l’accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.
Detta legge esprime il principio della trasparenza, inteso come “accessibilità totale” alle informazioni che riguardano l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni. Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
Nella pragmaticità dei suoi passaggi essenziali, occorre evidenziare che la pubblicazione e il relativo “trattamento” dei dati personali, concernenti le generalità dei concorrenti delle procedure concorsuali (siano essi dichiarati vincitori o idonei non vincitori), risultano autorizzati direttamente dal legislatore (art. 19 del D.Lgs. n. 33/2013). Entrambe le attività, devono sottostare ai principi di pubblicità e trasparenza, i quali rappresentano la stella polare che deve orientare - in chiaro - l’operato della Pubblica Amministrazione. In conclusione, Gennaro Santamaria non ha voluto, sino a oggi e volta per volta, pubblicare gli atti concorsuali di cui detiene la responsabilità nella sezione “amministrazione trasparente” dell’albo pretorio comunale. In particolare, era necessaria la pubblicazione degli estratti di tutti i verbali adottati dalla Commissione giudicatrice di ogni singolo concorso, i quesiti a risposta multipla e le tracce somministrate ai candidati, sia quelli estratti che quelli non estratti, i nominativi dei candidati ammessi alla prova successiva, le domande somministrate nella prova orale, comprese quelle non estratte, e infine l’esito finale del concorso, con o senza valutazione dei titoli, che com’è noto potrà essere effettuata anche alla fine della prova orale. Tutta la documentazione prescritta dalla legge, che Gennaro Santamaria ha male interpretato, sia per quanto riguarda i concorsi espletati alla fine del 2023 che per quelli odierni, doveva essere immediatamente pubblicata nella sezione “amministrazione trasparente” dell’albo on line del Comune di Benevento, affinché tutti i cittadini e gli interessati ne potessero avere la totale e incondizionata conoscenza.
E, peraltro, Gennaro Santamaria non deve autorizzare proprio nessuno per ricevere le carte relative alle procedure concorsuali di cui è responsabile, ma doveva semplicemente pubblicarle per renderle disponibili a tutto il Mondo! E non sono io che lo dico, ma una legge dello Stato, che il ns. dirigente esterno ha fatto finta di non conoscere. Né tantomeno il consigliere Giovanni Zanone può dire che gli atti potranno essere solo visionati da parte dei consiglieri comunali! Tenuto conto che Gennaro Santamaria ha avuto tutto il tempo per ravvedersi e che sotto l’aspetto della pubblicazione degli atti obbligatori per legge (art. 19 D.Lgs. n. 33/2013), non ha voluto sentire ragioni, Fioravante Bosco ha chiesto al Segretario generale del Comune di Benevento, dott. Riccardo Feola, di esercitare a vista il potere sostitutivo che gli deriva dall’essere responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT) ordinando l’immediata pubblicazione degli atti concorsuali.
Ma c’è di più, dall’albo pretorio, sezione determinazioni, salta fuori l’atto n. 1410 del 18/10/2024, relativo alla nomina della vincitrice dell’avviso di selezione per mobilità volontaria di n. 1 posto di centralinista, dal quale non si evince il nominativo ma soltanto un codice alfanumerico! Mi domando e dico: ma quando dovrà conoscerlo la cittadinanza il nome della vincitrice dell’avviso pubblico? Non è dato saperlo. O, in ultima analisi, sarà chiamato in servizio un codice alfanumerico…
Infine, nella nuova diffida è contenuta la preghiera al sig. Prefetto di Benevento, alla procura della Repubblica di Benevento e all’ANAC di Roma di intervenire con l’immediatezza che il caso richiede per evitare che gli atti da pubblicare possano saltare fuori dopo l’assunzione dei vincitori di cui nulla si sa, come se si stesse svolgendo il conclave per eleggere il Papa”.