"Ci vediamo a Piazza". Così. Senza altra indicazione toponomastica.
È stato questo "l'appuntamento" per diverse generazioni.
A Benevento, Piazza Risorgimento, nonostante sia stata solo un parcheggio, ha rappresentato l'unico luogo di aggregazione giovanile per decenni.
Probabilmente dalla metà dei '70 ai primi duemila è stata sinonimo della movida cittadina.
Non certo l'unico, indubbiamente il più iconico.
Forse per le scuole affacciate sullo slargo: prima fra tutte il Liceo Classico Pietro Giannone, ma anche il ragioneria e il geometra, che prima non avevano altra denominazione se non quelle dell'indirizzo di studi.
Forse perché l'arcobaleno di studenti ospitati ogni mattina si materializzava nuovamente nel pomeriggio.
Sicuramente perché lì si faceva "serata".
Uscite alla buona, non certo quelle costose degli anni successivi.
Ci si arrangiava con semplicità, serviti dai bar e dalle salumerie della zona prima e dal provvidenziale camper Fellons Pub poi.
Prima dei locali e dei baretti del centro storico, intorno a piazza Arechi II, Piazza Risorgimento era "il ritrovo".
Il punto d'incontro delle comitive distinte rigorosamente per età e dal luogo preciso del gruppo: "sotto al Liceo", "al lampione", "al muretto", ma anche "sotto al pino", solo per citarne alcuni. Una classificazione singolare quanto necessaria prima dell'avvento degli smartphone. Quando la piazza era gremita.
Un quadro che sembra lontano anni luce, forse un po' cringe tra i ragazzi di oggi, eppure ancora vivido tra la generazione X e i millennials.
E che oggi, con la consapevolezza che Piazza Risorgimento non sarà mai più la stessa, suscita un tantino di nostalgia.
Sì perché ne ha viste tante: incontri, batticuori, scherzi, litigate e amori. Potrebbe raccontarne di primi baci. Di mode e hit: dagli U2 ai The Cure ai The Smiths per arrivare ad Oasis e Nirvana.
Quando la piazza era un complicato incastro di moto e motorini e chi aveva le auto non le chiudeva mai perché servivano da divano, impianto stereo e ancora tanto altro.
Piazza con i suoi personaggi unici. Ne era emblema "Sergio il parcheggiatore", sempre pronto a regalarti una combinazione fortunata.
'Piazza' era un luogo mitico dove le serate cominciavano e spesso finivano. Dove dovevi passare se volevi incontrare qualcuno, dove trovavi sempre compagnia se eri solo.
Piazza era sempre lì, pronta ed accogliente, riscoperta anche in tempo di covid quando l'abbiamo rivista 'affollata' di ragazzi (ndr l'immagine che accompagna il servizio è tratta proprio da quel periodo).
Ognuno ne avrà il suo personalissimo e unico ricordo ma speriamo che la nuova piazza, ridisegnata, abbellita e senza auto, possa tornare ad ospitare giovani e primi baci.