Sei anni di lotta per riaffermare il diritto alla salute. Il Movimento Civico per l'Ospedale, che lotta contro i tagli operati al Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Sant'Agata dei Goti, ripercorre gli ultimi anni in cui la comunità si è strenuamente opposta alla contrazione dei servizi presso il nosocomio caudino.
“Con nota prot. 0020605 del 31.08.2018 il P.O. Sant'Alfonso Maria De'Liguori usciva dal circuito del 118. Con questa disposizione si avviava la fase di sperimentazione di un Punto di Primo Intervento, attivo dalle ore 8:00 alle ore 20:00. L'insurrezione dei cittadini, dei Comitati, la presa di coscienza e il conseguente impegno delle istituzioni e dei partiti locali per invertire la rotta, l'intervento della politica nazionale, evitarono il declassamento del PS in PPI. Si arrivò a strappare alla Regione il DCA 41/2019, atto con cui si riconosce il diritto alla salute del nostro territorio e il pieno funzionamento del nostro ospedale. Dopo sei anni il P.O. Sant'Alfonso Maria De'Liguori si avvia pericolosamente alla chiusura. Il disposto del DCA 41/2019 non è mai stato attuato. Il PS è stato declassato a PPI, con orari addirittura ridotti dalle 8:00 alle 18:00. Oggi però non è rimasto quasi nessuno a rivendicare i diritti di un territorio già mortificato”.
E poi il gruppo prosegue “I cittadini sono stanchi e disillusi. Non si riconoscono e non trovano un riferimento nella politica locale. Le istituzioni cittadine si sono sottratte alle responsabilità che derivano dal proprio ruolo. Chi si incatenava ai cancelli dell'ospedale, oggi resta bene ancorato solo alla sedia del Palazzo. Chi rivendicava a gran voce il proprio diritto a curarsi e guidava proteste, oggi resta in silenzio. Lo stesso silenzio dei partiti locali, numerosi e ben rappresentati sulla carta. Assenti ingiustificati e rappresentanti di nessuno sul territorio.
È indispensabile che tutti si scuotano e che ci si renda conto che se oggi c'è ancora qualcosa per cui lottare, nel momento in cui chiuderanno le porte del De' Liguori non avremo più niente da rivendicare! Se fino ad oggi non ci sono stati risultati significa che bisogna cambiare il passo. Le istituzioni locali e i partiti sono pronti a mettersi in discussione, a mettere in discussione il proprio operato e il proprio impegno per la difesa del P.O. Sant'Alfonso Maria De'Liguori?
E se non sono pronti a farlo per una questione così importante, allora sono davvero e ancora in grado di rappresentare i cittadini e il territorio?”.