Benevento si colora con il Piazza Pride e rilancia la lotta per i diritti

In Piazza Roma dibattito contro ogni forma di discriminazione

benevento si colora con il piazza pride e rilancia la lotta per i diritti
Benevento.  

Quasi dieci anni dopo il Pride di Benevento, nel maggio del 2015, la città torna ad indossare i colori dell'arcobaleno e scende in piazza Roma per Piazza Pride. La manifestazione, promossa da una rete di associazioni, sindacati e partiti politici, torna a ribadire forte la necessità di una battaglia contro ogni forma di discriminazione e per i diritti.
Sotto accusa, da più parti, il Governo Meloni. “Ci ha riportato in fondo alla classifica europea per i diritti” ha esordito dal palco Erminio Fonzo, Presidente Anpi Benevento che con Cgil, Cisl, Uil, Pd, M5s, Arci, Libera, Città Aperta, Cusas, Demmis, ESN, Cellula Coscioni, Giovani Democratici, Civico 22, Exit strategy, Culture e letture aps ha promosso l'evento. “L'obiettivo di oggi è sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema centrale come la lotta alle discriminazioni”.

"Unico Paese in Europa in cui le coppie dello stesso sesso non possono sposarsi"

“Libertà, uguaglianza e dignità di tutte le persone dovrebbero essere diritti scontati perché incisi nella nostra costituzione- ha spiegato Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 Stelle -. Oggi purtroppo sono in discussione. Siamo in una situazione gravissima: unico paese dell'Europa occidentale in cui le coppie dello stesso sesso non possono sposarsi. Siamo qui per ribadire che quando i diritti vengono tolti ad alcuni sono in pericolo i diritti di tutti”.

"Il govero Meloni ha disconosciuto i figli di coppie omogenitoriali"

“Siamo qui per lottare per un paese diverso da quello che stiamo vivendo – rincara la dose Marta Bonafoni della segreteria nazionale del Partito Democratico -. Il governo Meloni, come primo atto, ha disconosciuto i bambini e le bambine delle coppie omogenitoriali con una delibera che ha di fatto cancellato uno dei loro genitori per legge: è sbagliato. Il governo Meloni ci porta indietro nella classifica europea dei diritti ed è dunque tempo di costruire l'alternativa: che vuol dire matrimonio egualitario, vuol dire una legge contro l'omolesbobitransfobia e vuol dire proteggere quei bambini”.
E dunque l'evento ha promosso diversi dibattiti su tre argomenti: Famiglie omogenitoriali; Coming out e outing; Paura del “gender” e discriminazioni verso la comunità LGBTQIA+.