“Una giornata storica”. Così il sindaco, Leonardo Sacchetti, a margine della cerimonia per la traslazione dei resti mortali del Tenente Ennio Goduti nel comune di Montefalcone di Val Fortore.
Medaglia d'oro al valore militare, cadde in battaglia in territorio libico, a Giarabub, il 21 marzo del 1941.
Ed oggi alla presenza delle autorità civili, militari e religiose la comunità fortorina ha accolto le spoglie del Tenente prima con una cerimonia religiosa nel santuario della Madonna del Carmine officiata dal Vescovo, monsignor Sergio Melillo, poi il corteo si è diretto presso il monumento ai Caduti accompagnato dai bambini della scuola sventolando il tricolore nel giorno della Festa della Liberazione.
“Buona festa della Liberazione”, il messaggio del primo cittadino esprimendo gratitudine ai presenti per “questo evento che si svolge in concomitanza del 25 Aprile che per Montefalcone diventa giornata storica che coincide con il ritorno a casa del nostro concittadino il Tenente Ennio Goduti”. “Non è un momento che finisce qui – ha ribadito a margine il sindaco Sacchetti - perché significa riaccendere la memoria e significa soprattutto riflettere non solo in questo momento, ma ogni volta che si passa qui, per capire che cosa è stata la guerra e che tutti dobbiamo attivarci per la pace. L'aver oggi riportato a Montefalcone in questa giornata è significativo per la nostra comunità”.
Evento che ha visto anche la presenza del Tenente Colonello Enzo Ciaraffa che al tenente Goduti ha dedicato un libro frutto di un lavoro di ricerca “iniziato durante il covid” e che racconta “brani di vita del giovane professore sannita”. Perché Goduti era un insegnante. “Starà qui da dove forse non sarebbe dovuto mai andar via a dipingere le vostre colline perché da professore di disegno era quella la sua passione”, il messaggio del pronipote Alessandro Colarusso, che al termine delle celebrazioni ha donato ufficialmente la medaglia d'oro al valor militare del Tenente Goduti al comune di Montefalcone di Val Fortore.
“Un figlio di questo paese, sannita da molte generazioni, purtroppo morto in un posto dover non sarebbe mai dovuto andare, e che torna qui nell'abbraccio della sua gente”, ha spiegato al termine della cerimonia. Evento che, come ribadito nel corso degli interventi, ha voluto rappresentare un momento di riflessione rivolto anche e soprattutto alle future generazioni. “Una giornata importante – ha commentato il Prefetto di Benevento, Carlo Torlontano - per ricordare i valori della nostra Carta Costituzionale, valori che sono tutt'ora attuali ma che per essere perpetuati hanno bisogno di essere trasmessi alle future generazioni. Quindi un ringraziamento al sindaco per aver voluto organizzare questa cerimonia proprio oggi, 25 aprile, e aver previsto anche la presenza dei ragazzi delle scuole ai quali passerà il testimone per questi valori”.