Benevento sede della Biobanca Nazionale Zootecnica. Un vero e proprio caveau di importanza nazionale ed Europea dove sono custodite ufficialmente, grazie all’iniziativa guidata dal ConSDABI, presieduta dal professore Donato Matassino che si è avvalso del partenariato dell'Associazione italiana allevatori, l'enorme patrimonio genetico interamente dedicata alla conservazione delle biodiversità zootecniche e gestita con criteri tecnico/scientifici rigorosi.
A oggi la biobanca custodisce oltre 700mila campioni biologici di razze allevate in Italia, raccolti in un arco temporale di oltre 30 anni, che costituiscono un patrimonio unico a disposizione della ricerca scientifica e del miglioramento sia genetico sia genomico. Per struttura e organizzazione, la Biobanca BNZ può rappresentare un centro di collegamento delle varie biobanche attive sul territorio e si presta anche a ospitare campioni provenienti da collezioni locali, garantendo adeguata protezione e gestione professionale e fungere da disaster recovery per raccolte di gameti, la cui crioconservazione in sito unico è fattore di criticità.
Sede della Biobanca sono i locali del ConSDABI a contrada Piano Cappelle, nel plesso provinciale dell'Istituto Agrario “Mario Vetrone”.
Una nuova eccellenza europea in campo agricolo e zootecnico si aggiunge alle tante altre custodite nel Sannio.
Questa mattina il taglio dle nastro dei laboratori alla presenza di numerosi ospiti a partire dal professore Matassino accolto, tra gli altri, dai vertici dell'Aia, dal presidente della Provincia, Nino Lombardi, dal sindaco Clemente Mastella, dall'ex presidente della provincia e già parlamentare Carmine Nardone, dai vertici di Coldiretti (Dell'Orto e Masiello) e dell'associazione nazionale allevatori con i vertici nazionali e locali, Davide Minicozzi. A Benevento anche Mariella Passari, direttrice delle Politiche agricole della Regione Campania che ha messo l'accento “sulla biodiversità e sulla zootecnia per frenare lo spopolamento delle zone interne e rilanciare l'economia agraria di un territorio naturalmente vocato”.
Portare, o meglio creare la Biobanca nazionale zootecnica a Benevento è stato un vero successo per tutta la squadra ConSDABI guidata dal professore Matassino: “Questo Istituto si interfaccerà dirottamente con la Fao e tutti gli altri enti internazionali. Conservare il materiale genetico zootecnico significa aumentare enormemente la biodiversità, colonna portante del futuro dell'uomo”.
A spiegare il funzionamento e le capacità della Biobanca è stato il direttore tecnico dell'Associazione italiana agricoltori Riccardo Negrini: “Qui è nata la prima Biobanca nazionale zootecnica. Migliaia di campioni biologici che rappresentano la storia italiana della zootecnia. Rappresentate oltre 150 razze con campioni che risalgono ad oltre trent'anni fa. Il valore di un tale patrimonio – ha rimarcato Negrini - risiede in primis nell’assortimento di prodotti sia lattiero caseari che derivati dalla carne, garantiti da marchi di origine e basati sulle razze locali o a limitata diffusione. A questo valore di tipo gastronomico alimentare, si aggiunge il valore ambientale/paesaggistico, infatti molti allevamenti insistono in aree marginali che altrimenti rischierebbero l’abbandono, e il valore culturale. Ma il valore della biodiversità – ha concluso -, in tempi di cambiamenti climatici e innovazioni di mercato e soprattutto una assicurazione per il futuro delle nostre produzioni di origine animale. Nel genoma delle nostre razze sono infatti conservati tutti quei caratteri di adattamento ambientale, resistenza e resilienza a malattie, di qualità nutraceutica dei prodotti che saranno fondamentali per la transizione della zootecnia verso il modello One Health.
“Un vanto per tutti gli allevatori campani e molisani” ha invece rimarcato Davide Minicozzi presidente dell'associazione allevatori di Campania e Molise. “Grazie al lavoro del professore Matassino è nata questa Biobanca unica in Europa. Il miglioramento genetico nel campo della zootecnica ha davvero segnato una svolta per l'intero comparto e grazie ai fondi siamo riusciti ad acquistare qui presso il centro Anabic dei riproduttori per la razza Marchigiana”.