E’ appena tornato dal Festival di Venezia Luca Tremonte, il sannita e unico italiano del team di sicurezza che ha scortato la star americana Johnny Depp e la moglie Amber Heard. Luca cosa ci puoi raccontare di questa esperienza? «Che avrò dormito due ore a notte al massimo, per sette giorni – commenta – sono stato sempre operativo, da questo punto di vista tanti anni di arti marziali e il tanto addestramento specialistico sono serviti a reggere i ritmi. Ero l’unico italiano ad affiancare Johnny Depp per la Warner Bros e la moglie Amber Heard per la Paramount Pictures». Che tipo è il pirata Depp? «Molto ironico e educato. Sono rimasto molto colpito, poiché qualunque cosa facessi mi ringraziava, e ciò non capita sempre. Mi salutava sempre, ogni volta che andavo via. Perfino all’aeroporto ha voluto salutarmi e stringermi la mano, dicendomi in italiano: «Grazie per tutto quello che hai fatto». Insomma non sono cose tanto comuni». Per il resto? «Ho accompagnato i due vip in giro per Venezia, anche nelle loro attività extra festival, per intenderci, in alberghi, ristoranti di lusso, luoghi d’arte». E’ filato tutto liscio? «Per fortuna sì, grossi problemi non ce ne sono stati, anche se è capitato di incontrare qualche fan un po’ troppo insistente. In questi casi è stato necessario un mio piccolo intervento. C’era gente che rincorreva l’auto, chi cercava di afferrare la mano di Johnny Depp, chi non voleva togliersi dalla strada mentre l’auto con Johnny e la moglie era in movimento, mentre noi della sicurezza la scortavamo a piedi, come si vede spesso per i capi di stato. In quel caso ho dovuto spingere un fan un po’ “maniacale” e farlo bloccare dalla sicurezza. Sicuramente uno dei momenti più delicati è stato quello degli autografi. Devi stare attento a tutto, alle penne, ai blocchetti, che il vip non si faccia male, chi c’è tra la gente, come si muovono i fan, chi potrebbe essere malintenzionato. Insomma è stata dura ma davvero una bella, bella esperienza». Un ottimo lavoro quello di Luca, soprattutto se a dirglielo è stato lo storico bodyguard inglese di Johnny Depp e di altre star quando si sono salutati all’aeroporto: «Perfect Job, Luca». L’esperienza del bodyguard a sicurezza dei vip ha come conseguenza quella di essere immortalato anche sulle più grandi testate giornalistiche internazionali. Luca è finito sul New York Post mentre aiuta a scendere gli scalini Dakota Johnson, modella e attrice statunitense divenuta celebre per il film scandalo del 2015 Cinquanta sfumature di grigio. «Quando non dovevo scortare Johnny Depp e la moglie – riprende Luca- accompagnavo anche altri vip, come è stato per Dakota Johnson. Ho anche accompagnato Scott Cooper, il regista del film Black Mass, dove era protagonista Johnny Depp nel ruolo di James 'Whitey' Bulger, e Joel Edgerton, attore e regista australiano». Il bodyguard sannita è stato a guardia di buona parte del cast di attori del film Black Mass - L’ultimo gangster, ispirato alla storia del criminale statunitense Bulger, leader della Winter Hill Gang, una banda criminale irlandese-statunitense che operava nella regione di Boston, Massachusetts. L’interpol, nell'ottobre del 2007, dichiarò Bulger il secondo uomo più ricercato dall'F.B.I., dopo Osama bin Laden. Fu poi catturato il 22 giugno 2011 insieme alla compagna Catherine Greig in un appartamento di Santa Monica, California, dove avevano vissuto per 15 anni sotto i nomi di Charles e Carol Gasko.
Michele Intorcia