Marino: nelle nostre aree precursori dell'energia alternativa

Il sindaco: settore importante per consentire ai giovani di restare, ora il problema è la denatalità

marino nelle nostre aree precursori dell energia alternativa
San Marco dei Cavoti.  

“Siamo area interna delle aree interne, però siamo precursori dell'energia alternativa”. Così Angelo Marino, sindaco di San Marco dei Cavoti, in vista dell'incontro di lunedì con il Ministero Pichetto Fratin quando Confindustria Benevento con il presidente Vigorito accoglierà in visita il titolare del Dicastero all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica. E, come annunciato nei giorni scorsi, si discuterà proprio di ambiente e energia in occasione dell'incontro nato su proposta del deputo sannita Francesco Maria Rubano.

“E' un trentennio che siamo partiti con gli impianti eolici, inoltre possiamo certificare che questo ambiente è biologico anche dal punto di vista agricolo: abbiamo la percentuale più alta di aziende convertite al biologico. Nel passaggio al green siamo sicuramente avanti rispetto ad altre aree del territorio regionale”, commenta il primo cittadino.

Attenzione pertanto alla sfide della transizione energetica ed ecologica. Un settore centrale anche per combattere lo spopolamento: “Il problema è trovare soluzioni per consentire ai cittadini di restare sul territorio. Sicuramente l'eolico in questi anni ci ha sostenuto. Tante famiglie sono ancora sul territorio grazie all'eolico, ai tanti imprenditori che in questo settore hanno investito sul nostro territorio. Il Fortore e il pre Fortore, un po' tutta la provincia si sta riconoscendo in questo settore”.

Ma ad oggi il sindaco avverte: il problema ora è la denatalità.

“L'eolico da noi c'è già tempo, questa transizione la stiamo già vivendo. Oggi si parla di spopolamento, ma il problema vero è la carenza di nascite. Il gap è dovuto anche a questo: non è solo il trasferimento di giovani in altri luoghi per migliori occasioni o opportunità di lavoro, ma proprio carenza di nascite, di famiglie, di giovani che restano sul territorio per poter dare vita a nuove generazione”.