Continua l’azione legale del comune di Apice nei riguardi della delibera provinciale del 23 giugno 2015, con la quale il presidente Claudio Ricci ha fissato a 199 euro oltre iva a tonnellata il costo di conferimento dei rifiuti indifferenziati, per gli anni 2014 -2015, presso i siti di trattamento gestiti dalla Società Samte, di cui la stessa Provincia è unico socio. Si è passati così da 109 euro a tonnellata a 199 euro. Per il comune di Apice si tratta di una spesa di 55mila euro in più. Nell’ultimo Consiglio comunale ci fu il voto unanime contro la delibera della Rocca, oggi, invece, il comune di Apice ha deliberato il suo sostegno al sindaco di Benevento Fausto Pepe, «in modo da conferire maggiore rilievo anche politico alle iniziative dei Comuni della Provincia contro il provvedimento della Rocca», in quanto lo stesso comune di Benevento ha avviato analoga azione legale al comune di Apice.
«Il provvedimento appare illegittimo sotto vai profili, sia con riferimento alle modalità di determinazione dei costi sostenuti per la gestione degli impianti, sia con riferimento alla retroattività della tariffa determinata», mentre, i rischi che ne derivano sono notevoli, continua il comune di Apice:« notevoli danni, anche economici, per impossibilità di recuperare il maggior costo relativo all’anno 2014 e per il rischio connesso all’eventuale impugnazione da parte degli utenti della tariffa Tari, la cui determinazione è proporzionale ai costi sostenuti per l’espletamento del servizio».
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