Il maltempo non può lavare via la passione. La pioggia non ha fermato la carovana di collezionisti che si sono dati appuntamento stamattina a San Marco de Cavoti per mettere in mostra le proprie 500. Un evento, questo secondo raduno fortorino, che ha preso vita grazie all'associazione “Noi del '63 e dintorni” del presidente Donato Costantini. Un gruppo nutrito, proveniente da ogni parte della regione ma, cosa ancora più curiosa, provenienti anche da posti lontani. Non è servito girare molto per imbattersi in un gruppo di pisani scesi con i propri gioielli colorati per dare una grande testimonianza per la propria passione.
Un corteo che si è ravvivato fin dalle 9.30 del mattino con il ritrovo nella piazza principale, l'iscrizione della propria automobile e la partenza per il giro panoramico. Non c'erano solo 500 ma anche moto storiche e, forse, questi collezionisti sono stati più penalizzati perchè non hanno potuto prendere parte alla carovana ma c'è da fidarsi, anche i mezzi su due ruote avrebbero avuto un successo fuori dal comune. La prima tappa ha portato il torpedone verso Molinara con tanto di sosta ristoro e una pioggia che non ha accennato a fermarsi, anzi l'intensità è anche aumentata. Col sorriso e la voglia di vivere una giornata memorabile, il gruppo non si è perso d'animo, ha ripreso la marcia, ha superato qualche intoppo, 500 che hanno arrestato la propria corsa, e sono partiti verso Reino, seconda tappa della giornata. Anche in questo caso c'è stata la sosta per permettere a tutti di osservare con stupore questi gioielli che hanno fatto la storia dell'Italia, hanno dato un motore a questa nazione.
Intanto, col passare del tempo, anche la pioggia si è adeguata allo spirito della giornata, ha diminuito la sua intensità, lasciando spazio a qualche raggio di sole e, se è possibile, le automobili sono diventate ancora più luminose e belle. Il tempo è volato via, la truppa ha ripreso la marcia per ritornare a San Marco, il clima si è riavvicinato a quello noto di questi tempi e c'è stato spazio per riempire la piazza e fare in modo che la musica rapisse tutti e gli occhi fossero rapiti da 500 che non passano mai di moda e che vengono coccolate come dei figli.
Fabio Tarallo