Creare una rete che riunisca gli allevatori e combattere insieme per la promozione di un'eccellenza. E' la strada tracciata dagli esperti del settore che si sono confrontati questa mattina al convegno "Il futuro della zootecnica da carne nel Sannio”, momento clou della giornata conclusiva della Festa della Marchigiana del Fortore (in programma per quattro giorni, dal 4 al 7 agosto) e della XV Mostra Bovina di Razza Marchigiana Interregionale.
Non solo degustazioni e momenti ricreativi l'evento dell'amministrazione di San Giorgio La Molara punta anche su convegni e confronti per la promozione di un'eccellenza.
“Siamo davvero soddisfatti di poter ripartire dopo i due anni di stop imposti dal covid – spiega il sindaco di San Giorgio La Molara, Nicola De Vizio – perchè quest'evento rappresenta il fiore all'occhiello del nostro Comune. Non a caso abbiamo voluto affrontare le difficoltà che sta vivendo il settore per cercare una via d'uscita. Si riparte, insomma con obiettivi precisi”.
Obiettivi dettagliati da Nicolino Leppa Assessore all'agricoltura, del Comune di San Giorgio La Molara e allevatore della razza bovina marchigiana. “Ce la stiamo mettendo tutta per promuovere i prodotti del territorio e crescere sempre più – conferma Leppa – abbiamo intenzione di far rete e stipulare contratti di filiera per tutelare la qualità dei prodotti. Associare gli allevatori e creare un'unica rete è la strada per la promozione delle nostre eccellenze”.
Eccellenza che ha ottenuto il riconoscimento Igp (Indicazione Geografica Protetta), assegnato agli allevatori del Fortore che conta circa 2500 capi bovini.
“Viviamo un momento di crisi – sottolinea Andrea Petrini, direttore del Consorzio di tutela ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP’ - non per la richiesta del prodotto ma per l'aumento dei costi di produzione, giunti ormai a livelli impensabili, che portano poi il prodotto fuori mercato. La via di salvezza è rappresentata dalla certificazione, il sistema che lega il prodotto al territorio e si rivela essenziale per difendere il territorio stesso. I prodotti Dop e Igp sono le uniche filiere produttive non delocalizzabili. Sono il modo per difendere produzioni e territorio”.
Ribadisce la necessità di zootecnia Luca Panichi, presidente Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) “Oggi, più che mai, comprendiamo quanto sia essenziale avere produzioni agricole e zootecniche nel nostro paese, per non dipendere dagli altri. Puntare sulla qualità è la scelta vincente per scongiurare il pericolo della carne sintetica”.
Appello rilanciato anche dal Presidente di Coldiretti Benevento, Gennarino Masiello che richiama la politica a dare una mano agli allevatori. E chiede proprio di “salvaguardare la dignità degli allevatori” Davide Minicozzi, presidente associazione allevatori Campania e Molise “Abbiamo costi insostenibili, siamo nella tempesta perfetta. Ma l'unione può fare la forza, dobbiamo strutturarci in maniera consortile per vincere le sfide del futuro”.