Con la candidatura Unesco della Via Appia Benevento si prepara al raddoppio riguardo ai riconoscimenti dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. Ieri a Palazzo Paolo V, la prima riunione in presenza - dopo la pausa dovuta all’emergenza pandemica - del CdA di Italia Langobardorum (l’associazione che gestisce il sito seriale dell’Unesco “I longobardi in Italia. I luoghi del potere 668-774 d.C.”), con la presenza, per la prima volta a Benevento, a più di dieci anni dall’importante riconoscimento, dei rappresentanti di cinque dei sette Comuni componenti della rete longobarda.
E a Benevento si sono tenute attente indagini e sopralluoghi per l’ormai avviato percorso per la candidatura Unesco della Via Appia grazie anche all’impegno, testimoniato con la presenza in sede, dell’instancabile regia - già sperimentata in occasione del percorso di candidatura del Complesso monumentale di santa Sofia - della dottoressa Angela Maria Ferroni, archeologo del Segretariato Generale - Servizio II - Ufficio Unesco - del Ministero della Cultura, alla guida di un gruppo di tecnici ed esperti per l’analisi attenta del territorio e il coordinamento delle azioni per la preparazione del dossier di candidatura. Si tratta di un’occasione unica di sviluppo e di promozione per la città di Benevento e per l’intero Sannio, considerata tra l’altro l’entità degli investimenti per la ripresa delle indagini e per il recupero e la valorizzazione delle aree interessate, in particolare, dal tracciato della via Appia.
Tra gli ingenti finanziamenti messi a disposizione dal Segretario generale del Ministero della cultura a sostegno della candidatura promossa per la prima volta proprio dal dicastero, infatti, un milione e mezzo di euro saranno gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale di Benevento, finalizzati ad una revisione dell’area archeologica “Arco del Sacramento”, comprensiva anche di un nuovo impianto di illuminazione, ad interventi manutentivi, rilievi laser scanner, indagini e prove sui materiali propedeutici al progetto di restauro del Ponte Leproso ed anche al restauro e alla valorizzazione dei resti dell’Anfiteatro romano con la sistemazione a parco urbano dell’area demaniale che sarà così restituita alla cittadinanza.
Altri contributi finanziari, sempre dedicati ai monumenti della città, saranno gestiti dagli Uffici territoriali del Ministero; tra questi, un ingente contributo per un nuovo intervento di restauro delle superfici lapidee dell’Arco di Traiano, punto di snodo tra la Via Appia Claudia e l’Appia Traiana oggetto della candidatura all’Unesco.
Interventi di restauro e valorizzazione sono previsti in tutta la provincia di Benevento, soprattutto sui ponti conservati sul tracciato della Traiana, tra i quali il famoso Ponte della Chianche nel Comune di Buonalbergo dove verrà allestito, nell’avito Palazzo Angelini, sempre a valere sui fondi ministeriali, un museo dedicato alla Via Appia.