Un tempo, specialmente nei paesi l'estate era attesa per il rientro degli emigranti che dall'America, Australia, Germania, Svizzera e tanti altri Paesi tornavano nei loro territori quasi sempre in concomitanza con le feste padronali. Da qualche anno, questa usanza, attorno alla quale si progettavano eventi e giornate di festa, è pian piano tramontata, finita nel dimenticatoio per via del passare del tempo che ha inevitabilmente indebolito il legame delle nuove generazioni nata dagli emigranti. Oggi invece si punta ad un cosiddetto turismo di ritorno, ovvero favorire il ritorno in Italia degli emigrati all’estero, dei loro figli e nipoti. Un progetto ambizioso denominato “2023 Anno del Turismo di Ritorno” presentato oggi a Benevento nella splendida cornice di Palazzo Paolo V.
Convegno aperto dall'assessore comunale al Turismo, Attilio Cappa che ha rimarcato come l'iniziativa punta a rilanciare e a promuovere il Paese attraendo turismo e investimenti anche favorendo l’export, gli incontri commerciali e creando collaborazioni”.
Creare nuove imprese e un nuovo tessuto commerciale come ha ribadito anche il presidente di Rete Destinazione Sud, Michelangelo Lurgi che ha aggiunto: “Finalmente questo progetto parte e può contare sull'appoggio di mille istituzioni tra Comuni, Fondazioni, Gal, Comunità Montane, Reti di imprese e fondazioni di italiani all'estero. Cinquecento eventi in Italia per far conoscere i nostri borghi ai nostri connazionali. Nelle città più grandi verranno organizzati invece incontri finalizzati per invitare i nostri connazionali a incontri d'affari. Il progetto ha come fine far venire quante più persone possibili in Italia anche per scambi alla pari. Stare due mesi, ad esempio, in un'azienda per imparare la lingua, usi, tradizioni in modo da far rinascere il legame con il nostro Paese. Ora il progetto ha avuto anche l'ok della conferenza Stato – Regioni. Tutti insieme per favorire lo sviluppo dei nostri territori gratificando i nostri connazionali all'estero”.
“Un progetto che coinvolge tutte le aree interne” ha rimarcato l'assessore regionale Al Turismo, Felice Casucci che ha aggiunto: “Cominceremo a marzo e sono previste tante attività. Nel Pnrr c'è una specifica misura finanziata con 20 milioni di euro per far rivivere i borghi. Turismo delle radici amo definirlo soprattutto rivolto ai borghi e alle aree interne e per questo oggi siamo a Benevento”.
Un progetto che punta ovviamente anche a combattere lo spopolamento che tanto preoccupa i piccoli centri delle aree interne. “La Regione si sta impegnando al massimo - ha spiegato ancora l'assessore Casucci – per le aree interne e anche per creare le condizioni per ripopolare i borghi con tutti quei servizi necessari per mettere le persone di andare a vivere nei piccoli centri”. “Il Turismo di Ritorno – ha infine spiegato il sindaco Clemente Mastella – sarà infatti una leva che consentirà, attraverso la promozione dei territori di intercettare i connazionali che sono interessati alla ricerca delle proprie origini e a conoscere l’Italia”.
Presentazione regionale dell'evento alla quale hanno preso parte che il rettore dell'Università del Sannio, Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania e nel corso della manifestazione sono intervenuti i componenti del comitato promotore nazionale: Alfonso Giannella, presidente campano di Borghi più Belli d’Italia, Giorgio Scala, presidente Fondazione Saccone, Tony Lucido, presidente Unpli Campania e Vincenzo Luciano presidente Uncem Campania. A Palazzo Paolo V anche Confindustria con il presidente della Piccola Industria, Claudio Monteforte e il direttore Anna Pezza. Progetto e comitato promotore presentati da Lurgi. A seguire gli interventi di Michele Cammarano (presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania), della senatrice Sandra Lonardo e del vicepresidente nazionale Unioncamere, Tommaso De Simone.