«Non si può neanche morire in pace». E' la denuncia del primo cittadino di Foiano di Valfortore, Giuseppe Ruggiero, attraverso i social. Nel mirino evidentemente l'atteggiamento di aziende funebri durante i riti, che ormai si trasformano in eventi “blindati” dalla presenza delle forze dell'ordine: «Ogni volta che muore una persona veniamo scortati dai carabinieri e veniamo fotografati: stiamo perdendo il raziocinio. Quando c'è un funerale c'è una famiglia che ha perso un caro, c'è il dolore: fare attività fotografica in questi casi non è possibile. Inizierò a esaminare gli atti e prenderò dei provvedimenti molto drastici perché questa storia deve finire. Non è possibile che ogni volta che qualcuno muore si deve dar vita a uno spettacolo indecoroso, dato che non voglio più far accompagnare le famiglie con defunti dai carabinieri, cosa che infanga l'immagine del paese, prenderò i provvedimenti del caso».
«Foto e filmini ai funerali, feretri scortati dai carabinieri: ora basta!»
La denuncia di Ruggiero: «Non si può neanche morire in pace, nessun rispetto per il dolore»
Foiano di Val Fortore.