“A circa tre anni dall'incendio dello Stir, nulla è mutato e si brancola nella incertezza più assoluta, senza vedere soluzione alcuna all’orizzonte, sia per il ripristino dell'impianto che per i lavoratori che da tre anni, di fatto sono senza lavoro e senza stipendi e soprattutto si trovano in una azienda sena nessuna prospettiva”.
Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti sulla vertenza rifiuti nel Sannio: “Ad oggi Samte è in liquidazione in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, tale situazione di stallo può innescare una reazione difficilmente governabile da parte del sindacato. Lo Stir di Casalduni versa in uno stato di abbandono incomprensibile, nonostante l’impegno della Regione Campania, che ha stanziato ingenti somme affinché l'impianto sia ripristinato. Nello specifico: un finanziamento per il ripristino della prima linea per la lavorazione del rifiuto indifferenziato pari a 890 mila euro circa (lavori già appaltati ed eseguiti parzialmente e attualmente bloccati); ha provveduto alla consegna di un macchinario trituratore di ingente costo, ha messo a disposizione 20 milioni per la realizzazione dell'impianto di compostaggio anaerobico; ha garantito un ulteriore finanziamento per un 1 milione e 950 mila euro per il ripristino dello Stir.
Alla luce di tutto ciò, non è più tollerabile attendere altro tempo, bisogna agire prontamente. E’ scandaloso continuare a conferire i rifiuti indifferenziati della nostra provincia, presso gli impianti di Avellino e Napoli, a costi di gran lunga superiori rispetto ai costi se invece il conferimento avvenisse a Casalduni. Costi che poi si scaricano sulle tasche dei cittadini. In questo contesto, l'Ato, in rispetto della legge regionale n. 14/2016, avrebbe dovuto svolgere il proprio compito Ma anche a causa, del proprio Presidente, il quale, prigioniero, del ruolo di Sindaco del comune di Casalduni, vive un conflitto di interessi evidente ed imbarazzante. Che si traduce nell’immobilismo più assoluto, gettando questa provincia nel caos più assoluto in materia di rifiuti. La stessa proposta di frammentare il nostro piccolissimo territorio in ben cinque sub ambiti, rappresenta una visione anti economica e perdente, che con la scusa del protagonismo e del spicciolo campanilismo avrebbe il solo risultato di aumentare i conflitti a discapito di un servizio unico e pianificato. A nulla è valso lo sforzo e l’impegno di sua eccellenza il Prefetto di Benevento, a cui va il nostro ringraziamento per la infinita disponibilità, che ha tentato di affrontare la vertenza dei lavoratori dello Stir di Casalduni. In considerazione del quadro descritto, le Scriventi segreterie provinciali, ritengono necessario e non più rinviabile il commissariamento dell'Ato. Rispetto ad un palese immobilismo, che a nostro modesto avviso e fortemente voluto, con la celata speranza che nel frattempo la Samte chiuda definitivamente i battenti. E’ necessario e doveroso, a nostro parere, che la massima istituzione regionale, rompa gli indugi, assumendo le necessarie decisioni, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori di questo sfortunato territorio”.
Vertenza Samte, i sindacati: "commissariare l'Ato"
La Regione rompa gli indugi, assumendo le necessarie decisioni
Benevento.