Covid, quattro morti al San Pio. Martedì 2.400 dosi di vaccino

Deceduti 55enne di Benevento, un 82enne di Apice, una 92enne di Paolisi e una 93enne di Solopaca

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Il direttore generale del San Pio di Benevento, Ferrante: "In ospedale completate le vaccinazioni. Il 2 febbraio in arrivo due confezioni da destinare all'Asl"

Benevento.  

Due giorni senza decessi, il terzo purtroppo con quattro vittime. Ultime 24 ore nel Sannio da dimenticare per quanto riguarda l'emergenza Covid. Al San Pio altre quattro vittime dopo la breve tregua di mercoledì e giovedì. Quattro persone residenti nel Sannio che erano ricoverate nei reparti Covid dell'azienda ospedaliera San Pio di Benevento.

Non ce l'hanno fatta un 55enne di Benevento, un 82 di Apice, una 92enne di Paolisi ed una 93enne di Solopaca. Quattro le persone dimesse. 43 i ricoverati totali.

Un'altra giovane vittima, dunque, a Benevento. Si tratta di un uomo che da giorni era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del Rummo. Nella tarda serata di ieri il dramma che ha gettato nello sconforto la famiglia, i sanitari e l'intera provincia sannita che sta pagando un caro prezzo a causa del coronavirus, specialmente con la seconda ondata.

Intanto direttamente dal direttore generale del San Pio, il dottore Mario Nicola Vittorio Ferrante (nel riquadro) arriva però una buona notizia. Martedì prossimo, 2 febbraio, arriveranno presso il Rummo. Si tratta di due confezioni che consentiranno di ricavare 2.400 dosi.

“La prossima fornitura sarà destinata tutta all'Asl di Benevento – ha spiegato il dottore Ferrante -. Noi come oispedale abbiamo praticamente terminato il ciclo completo di vaccinazioni. E per questo che le prossime fiale che arriveranno saranno destinate all'azienda sanitaria locale che potrà così proseguire con i richiami per i sanitari di tutta la provincia”.

Per quanto riguarda i ricoveri, il direttore generale del San Pio spiega: “Siamo al 50 per cento dei posti dedicati dell'area Covid. La pressione è per fortuna diminuita. I casi di positività sono molto di più di quelli certificati e di conseguenza una parte di questi si ammala e richiede cure ospedaliere. I medici – ha concluso Ferrante – sono più tranquilli anche per via dei vaccini effettuati. Manca poco per terminare e tutto il personale potrà operare in maniera più sicura. Già chi ha fatto la seconda dose lo scorso 27 gennaio è praticamente coperto”.