Pepe (Apice): "Ponte Ufita? Dopo 5 anni passerelle inutili"

"Un ponte di 84 metri non completato dopo cinque anni, e ci sono anche criticità"

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Apice.  

Torna sul ponte Ufita il sindaco di Apice Angelo Pepe, dopo l'intervento del presidente della Provincia, Di Maria, che ne annuncia la riapertura entro Natale. Pepe però è critico, a partire dallo sconsigliare passerelle dopo cinque anni per un ponte di 84 metri: "“Apprendo dalla stampa della visita effettuata sul cantiere del costruendo ponte sul fiume Ufita da parte del Presidente della Provincia Antonio Di Maria e il consigliere provinciale Domenico Vessichelli collega Sindaco di Paduli, entrambi più volte sollecitati per gli annosi ritardi riguardanti l’esecuzione dei lavori di ricostruzione del ponte. Come per le altre occasioni anche nell’intervista di ieri è stato ribadito l’impegno a procedere con solerzia.

Mi tocca, tuttavia, fare un breve excursus storico in merito alla vicenda: già prima dell’alluvione del 15 ottobre 2015, che ha segnato il colpo di grazia, il ponte sul fiume Ufita, che interessa i comuni di Apice, Paduli, Sant’Arcangelo e Buonalbergo, era stato oggetto di diversi interventi. Ma pur volendo considerare come riferimento la data dell’alluvione mi preme sottolineare ai due esponenti della Provincia che siamo a novembre 2020. Sono, quindi, passati ben cinque anni.

E’ bene ricordare che detta opera è stata progettata e finanziata con ordinanza di Protezione Civile a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza per l’alluvione della Provincia di Benevento.

Mi sono permesso di elaborare questa piccola tabella per facilitare la comprensione, utilizzando a metro di paragone il Ponte Morandi di Genova di cui ricordiamo tutti l’immane tragedia.

Opera Data emergenza Consistenza opera  Tempi di esecuzione Importi di progetto Produzione Giornaliera Avanzamento esecutivo
Ponte Ufita 15/10/2015 84 metri  1863 gg  23.11 2020 ancora in corso Circa € 2.000.000,00 1.073 €/gg 0,045 metri/gg
Ponte Morandi di Genova 14/08/2018 1067 metri 715 gg 3.8.2020 inaugurato € 202.000.000,00 282.517 €/gg 1,49/metri/gg

 

Sempre nell’intervista, il Presidente della Provincia afferma che solo il 6 luglio scorso è stata disposta congiuntamente al Genio civile, per il tramite del Direttore Travia a cui vanno i miei più cordiali saluti e gli auguri di buon lavoro, l’utilizzazione di nuove risorse economiche della Protezione Civile nelle aree di sponda del corso d’acqua e consentire così il transito sicuro.

Sorge, allora, spontanea la domanda al Presidente della Provincia e al consigliere Vessichelli, nonché Sindaco di Paduli: il progetto esecutivo approvato e posto a base di gara non avrebbe, quindi, consentito un transito sicuro se non fossero intervenuti altri finanziamenti?"

Inoltre, il sindaco rileva quelle che sono a suo avviso criticità. "Non mi risulta che siano intervenute nel corso dell’esecuzione dei lavori situazioni tali da determinare approfondimenti progettuali, il che vorrebbe dire che si tratta di integrazioni al progetto a base di gara per evidenti deficienze.

Rilevo inoltre, dalle foto allegate nel corso della visita al cantiere, che i convenuti alla visita hanno percorso il ponte. Mi auguro che si siano resi conto del posizionamento della condotta di adduzione dell’alto Calore del diametro di 500mm con pressione di esercizio di 50 atmosfere per l’approvvigionamento idrico dei Comuni di Paduli e S. Arcangelo Trimonte e parte del Tammaro. Su tale condotta, senza previo alcun incamiciamento e sostegno della stessa dal lato Apice, sono stati posizionati dei massi ciclopici che amplificheranno notevolmente le sollecitazioni sulla condotta. Dette sollecitazioni su una condotta in pressione (50 atm) determineranno inevitabilmente usura e potenziali micro lesioni della stessa il cui intervento di riparazione richiederà di nuovo la chiusura del ponte per procedere alla inderogabile riparazione.

Diventerebbe a qual punto inevitabile la chiusura del ponte in quanto per intercettare la condotta bisognerà procedere ad uno scavo di almeno 2,50 mt previo rimozione dei predetti massi ciclopici

Tale rappresentazione non è pessimistica ma molto realistica tenuto conto, che con l’avvio dei lavori dell’alta capacità, quell’area diventerà ad alto traffico di mezzi pesanti per il cantiere che si localizzerà.

Mi auguro, che vengano rispettati i tempi promessi e si valutino le segnalazioni fatte, visto che le istituzioni si parlano a mezzo stampa e non vengono coinvolte quali rappresentative di interessi generali.”