Mamma Lina racconta Francesco, vittima della strada

In un libro la testimonianza di Lina Mongella, mamma di Francesco Sepe che morì a 16anni

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San Bartolomeo in Galdo.  

Uscirà nei prossimi giorni il libro "La strada e la vita. In ricordo di Huub Pistoor e di tutte le vittime della violenza stradale" a cura di Gioia Bucarelli, Ventura Edizioni: c'è anche il contributo di Lina Mongella, mamma di Francesco Sepe, il ragazzino di San Bartolomeo che morì dopo essere stato travolto mentre era in sella al suo scooter. 

Huub Pistoor era un ingegnere olandese che viveva nelle Marche da 28 anni. Il 29 marzo 2019, mentre rientrava a casa dal lavoro, è stato travolto e ucciso da un rimorchio che si è staccato dalla motrice di un camion, a causa dell'usura e della pessima manutenzione dei mezzi.

Il progetto del libro si è potuto realizzare grazie alla disponibilità e competenza di molte persone impegnate a studiare e a promuovere attivamente la cultura della mobilità sostenibile, della prevenzione e della sicurezza stradale.

Nel libro gli importanti contributi della Fondazione Michele Scarponi, dell'Associazione Rose Bianche sull"Asfalto. Hanno aderito al progetto l'Associazione Lorenzo Guarnieri, l'Associazione Gabriele Borgogni, l''Associazione Marco Pietrobono, la Fondazione Luigi Guccione, AIFVS, ASAPS, Legambiente, Vivinstrada. Hanno contribuito giornalisti, docenti e studiosi in psicologia, ingegneria, architettura, giurisprudenza, medicina, rappresentanti delle forze dell'ordine, ETSC (il Consiglio europeo per la Sicurezza dei Trasporti). L'intento è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni perché il tema della sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità per amministratori locali e politici nazionali, un diritto e un dovere di ogni cittadino. Il libro è dedicato a tutte le vittime di violenza stradale, un elenco che purtroppo si allunga ogni giorno. Chi si è trovato a vivere la tragica esperienza della perdita di una persona amata sulla strada non può restare indifferente di fronte a questi tragici eventi, quasi sempre evitabili perché dovuti all'incuria, all'imprudenza, al mancato rispetto delle norme del Codice della Strada, alla negligenza. Per questo motivo non possono essere definiti incidenti. La speranza di chi crede in questa iniziativa è che le diverse competenze e testimonianze possano offrire un contributo nel rendere tutti più consapevoli della responsabilità che abbiamo verso noi stessi e verso gli altri quando ci troviamo sulla strada alla guida di un veicolo. 

La casa editrice Ventura edizioni ha già fatto una presentazione online del libro e fissato per il 6 agosto una presentazione alla Rotonda a mare di Senigallia. Presto il libro si potrà trovare nelle librerie e online sul sito di Ventura edizioni. Sarà poi anche scaricabile in formato digitale. I proventi della vendita, per la parte spettante alla curatrice, saranno utilizzati per iniziative a favore della sicurezza stradale.