A Paolisi regge la zona rossa, Maietta: "Resistiamo"

"Da oggi parte anche servizio unità assistenziale dell'Asl, si prosegue con mappatura contagi"

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Paolisi.  

Nei giorni scorsi la prima guarigione, numeri in leggera diminuzione e da oggi anche l'avvio del servizio di unità assistenziale attivato dall'Asl. Sono notizie incoraggianti quelle che arrivano dal comune di Paolisi, il centro della Valle Caudina dichiarato 'zona rossa' e di fatto chiuso con apposita ordinanza del governatore De Luca fino al 18 aprile.

Le misure al momento sembrano reggere, i cittadini rispettano le restrizioni nonostante le molteplici difficoltà e la speranza ora è di riuscire a contenere il numero dei contagi. A fare il bilancio di questi primi giorni è il sindaco di Paolisi, Umberto Maietta che parte proprio dalla buone notizie per il centro sannita: “La zona rossa regge, i casi non sono aumentati, anzi abbiamo anche la prima guarigione. I cittadini rispettano le disposizioni, che sono particolarmente stringenti come è giusto che sia”.

Intanto resta la preoccupazione per gli effetti che la chiusura potrà avere per il paese anche sul piano produttivo: “C'è la preoccupazione per le ripercussioni che ci potranno essere sulle attività produttive. Oltre agli aspetti sanitari ci saranno sicuramente dei risvolti economici e sociali, come nel resto del Paese”.

Ma il sindaco invita tutti i cittadini a “continuare a 'stringere i denti' e cercare di evitare ulteriori contagi”. Ed infine assicura: “Con l'Asl provvederemo nei prossimi giorni a effettuare un ulteriore mappatura dei contatti diretti e anche del personale sanitario sul territorio. E' stato avviato inoltre il servizio di unità assistenziale dall'Asl (Usca) , il gruppo di medici che curerà a domicilio le persone positive cercando di avviare la terapia in fase iniziale laddove è possibile. L'auspicio è di lavorare tutti insieme per risolvere il problema”.