Mastella ai bambini: "Da oggi vi dirò un po’ di me"

Il sindaco di Benevento fornisce il suo numero di cellulare: "Chiamatemi, ci sentiremo meno soli"

mastella ai bambini da oggi vi diro un po di me
Benevento.  

“Buona giornata a tutti voi. Dobbiamo sempre augurarcela ma dobbiamo. Impegnarci perché sia così da oggi vi dirò un po’ di me e voi se ritenete un po’ di voi . Così per farci compagnia, in questi momenti così spaventosamente difficili . Io sono a Benevento da solo . Il dovere di sindaco e il vostro affetto che ho visto crescere me lo impone”.

Così Il sindaco Clemente Mastella questa mattina sulla sua pagina Facebook ufficiale rivolge un invito a tutti i cittadini e in particolare ai bambini di Benevento costretti a casa per cercare di reprimere la diffusione del Covid 19. Clemente Mastella parla a cuore aperto ai suoi amici virtuali. Lo fa dalla sua abitazione di Benevento dove in questi giorni è solo: “Sandra (Lonrado, sua moglie e senatrice di FI ndr) è a Roma al Senato a combattere per i nostri commercianti, i nostri lavoratori, le nostre imprese, i nostri agricoltori per evitare che Benevento e il Sud siano trattati con sufficienza. I miei nipotini – racconta ancora la fascia tricolore - che mi mancano da morire, sono chi a Roma, chi in Liguria con i miei figli. Non ci vedremo per un po’. Per tanti di voi è lo stesso. Mia suocera, che nonostante i suoi 93 anni ogni domenica mi prepara i piatti tradizionali che tanto
mi piacciono, è a Ceppaloni, dove questa domenica purtroppo non andrò . Resto a casa. Ieri mi hanno confortato le telefonate di alcune mamme che mi hanno fatto parlare con i loro bambini. Ecco sentiamoci vicini anche così. Se mi chiamate, se i giovani ed i bambini mi chiamano sono felice. Ma vi prego – esorta Mastella - state a casa. Evitate assembramenti. Rispettino
i gestori di attività le regole della distanza. Laviamoci le mani. Buona giornata. Il vostro sindaco c’è, vi vuole bene, vi è vicino. Preghiamo, e nelle preghiere ricordatevi anche di me. Ne ho viste tante: il terrorismo, il post guerra, la crisi economico sociale, ma questa guerra è la più difficile: imprevista e dannatamente invisibile. Io resto a casa, questo sarà il nostro motto”.