Nel Comune di San Giorgio del Sannio, sia per l'anno 2013 (delibera di Giunta comunale n. 121 dell'8 luglio 2013) sia per l'anno 2014 (delibera di Giunta comunale n. 76 del 24 aprile 2014), l'Amministrazione comunale ha disposto un contributo di euro 1.000 alla locale associazione di Protezione civile con la seguente motivazione: "Considerato che tale nucleo svolge una preziosa e cospicua azione per la sicurezza e la vivibilità della cittadina sangiorgese (…) e tenuto presente che l'Associazione è impegnata nelle svariate iniziative che si tengono nella nostra comunità (dalle manifestazioni civili a quelle religiose, dalle iniziative socio-culturali a quelle sportive e di svago), fungendo da supporto al Corpo di Polizia Municipale e collaborando attivamente con l'Amministrazione Comunale, tramite l'Assessorato competente".
Sulla questione interviene oggi il Meetup di San Giorgio del Sannio e fa sapere che: “ E’ stata presentata, in data 10 agosto 2014, formale istanza, volta a segnalare l'illegittimo utilizzo dei volontari della locale associazione di Protezione civile per la regolazione del traffico e/o scorta a cortei o processioni e/o servizio d'ordine durante manifestazioni sportive o culturali nonché la relativa impropria motivazione per la concessione di un contributo comunale di euro 1.000 alla associazione stessa”.
A riguardo, inoltre, Il M5S ha depositato presso il Senato della Repubblica un’interrogazione parlamentare, la n.3-01946, rivolta al Presidente del Consiglio, per chiedere chiarimenti su una consuetudine distorta che si sta consolidando nel nostro paese in merito all'impiego dei volontari delle associazioni della Protezione Civile in azioni diverse rispetto a quelle originali proprie
"Non è ammissibile che per sopperire alle carenze di personale ed in molti casi ai danni causati da alcune manovre finanziarie, si finisca per sfruttare i volontari delle associazioni di protezione civile, chiamandoli a svolgere mansioni analoghe ai vigili urbani in materia di sicurezza e ordine pubblico". Sono state queste le dichiarazioni della prima firmataria dell'interrogazione, la senatrice Vilma Moronese.
La norma che regolamenta l'utilizzo della Protezione Civile recita quanto segue: “L'impiego dei volontari di protezione civile, stando alla legge istitutiva del servizio nazionale di protezione civile la 225/92, è consentito limitatamente al fine di tutelare la integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamita? naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.”
Come si evince dalla stessa interrogazione parlamentare, in particolare l'art. 3, comma 1, della legge n. 225 del 1992 e successive modificazioni recita: "Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, diretta al contrasto e al superamento dell'emergenza e alla mitigazione del rischio, connessa agli eventi di cui all'articolo 2".
"Il fatto che moltissimi sindaci, invece, impieghino gli stessi volontari nell’ambito dei servizi per la sicurezza pubblica, tutela della incolumità, e gestione dell'ordine pubblico, è dovuto solo ad una erronea ed estensiva interpretazione della nozione di eventi definiti a rilevante impatto locale - conclude la Moronese - ai volontari di protezione civile vanno i nostri ringraziamenti per il loro contributo offerto, ed è proprio per tutelare loro ed i loro diritti che chiediamo al presidente del Consiglio di darci al più presto delle risposte. È necessario, che le mansioni e le funzioni dei Vigili Urbani e dei volontari della Protezione Civile restino ben distinte, così come previsto dalla legge".
redazione