Il 2019 almeno fino al mese di novembre per l'agricoltura in Campania si candidava ad essere un anno da incorniciare. Un'annata d'oro per l'olivicoltura che finalmente è tornata a splendere facendo registrare una raccolta ottima sia per la qualità che per la quantità in gran parte delle aree campane a vocazione olivicola: dai Monti Picentini al Sannio, dal casertano all'avellinese anche se ovviamente con le dovute eccezioni.
Produzione in calo ma compensata da una qualità eccelsa invece per il vino: settore che quest'anno ha avuto una riduzione della produzione di circa il dieci per cento, ma con una qualità talmente alta da riuscire a non far ripiangere quella diminuzione nelle quantità di vino prodotto. Discorso diverso per l'apicoltura: perché si sa comanda la natura.
Una frase ovvia, quasi scontata ma che diventa vitale per le operose api che quest'anno hanno particolarmente risentito dei cambiamenti climatici. Un tema molto importante di cui si è tanto discusso nel 2019 e che per gli apicoltori resta quantomai attuale: con il clima modificato e le stagioni incerte le nostre amiche api per quanto volenterose operaie hanno avuto non poche difficoltà nella produzione del miele. Ma l'apicoltura resta comunque un settore sempre molto attivo e che non smette mai di stupire: cresce così anche in Italia il numero di aziende dedite alle produzione del 'polline' capaci dunque di rispondere a quella necessità di differenziare la produzione aziendale nei periodi di maggiore difficoltà.
Una capacità che in agricoltura è sempre più possibile trovare, questo anche grazie alla dinamicità di tanti giovani imprenditori agricoli che nel tempo hanno fatto registrare una crescita importante del numero di aziende guidate da under 35, soprattutto al Sud e in particolarmente in Campania che si attesta al terzo posto a livello nazionale per numero di imprese guidate da giovani.
Aziende innovative, sempre più tecnologiche ma capici di conservare e tutelare quel patrimonio di storia e tradizioni fondamentali per guardare al futuro. Ma il futuro è anche nella multifunzionalità con la legge varata nel 2001, detta anche 'legge sull'orientamento', che proprio nel 2019 ha compiuto la “maggiore età” mostrando tutto il potenziale di quella che all'epoca poteva sembrare una visione futuristica dell'azienda agricola e che invece oggi in Campania è diventata una splendida e fiorente realtà.
Troviamo così sempre più agriturismi dediti al turismo esperienziale, capaci di offrire al visitatore tutti il bello e il buono del territorio campano: dal cibo alle passeggiate all'aria aperta, tra sentieri collinari e paesaggi mozzafiato. Spettacoli che è possibile incontrare tanto sulla costa quanto nelle aree interne della Campania. Il tutto rispettando regole rigorose e rispettose dell'ambiente e della natura. Come ha fatto Coldiretti con gli agriturismi aderenti a 'Campagna Amica', senza paura di deludere chi ancora oggi avrebbe voluto trovare a tavola bibite e prodotti della grande distribuzione, sostituiti da gustosi piatti e bevante prodotte in azienda ed esaltate dalla mani esperti degli Agrichef, gli 'chef contadini'. Sempre più noti e richiesti al punto da indurre l'associazione a creare sempre nel 2019 anche la figura degli 'Agrihost' e realizzando proprio in Campania, a Solofra, il primo corso dedicato a chi intendeva specializzarsi ad accogliere visitatori sempre più attenti e preparati. Ma la legge sulla multifunzionalità ha aperto le porte a discorsi altrettanto importanti come l'agricoltura sociale, che ha visto svilupparsi anche in Campania strutture completamente innovative come gli 'agriasilo' per i più piccoli. Un progetto che punta a sostenere sempre più le famiglie e le donne in particolare, che sempre in questo settore sono riuscite nel tempo a ritagliarsi spazi significativi: tante le aziende a trazione femminile, tanti i successi in rosa.
Di svolta storia s'è parlato, inoltre, sempre nel 2019 con la raccolta firme per l'introduzione della norma sull'etichettatura d'origine.
Un impegno a tutela del made in Italy premiato anche in occasione delle festività natalizie quando le eccellenze eno-gastronomiche si sono confermate tra i regali più richiesti. Un successo che si è ripetuto a Capodanno facendo registrare il sold out in tutti gli agriturismi campani: in tanti, tra cui moltissimi giovani, hanno scelto il piacere e il comfort delle aziende agrituristiche per il cenone del 31 dicembre ma anche per il pranzo del 1 gennaio.
Un anno importante dunque celebrato a Pietrelcina dove si è svolta la 'Giornata regionale del ringraziamento' promossa da Coldiretti Campania. E' nel piccolo borgo sannita che si sono riuniti più di mille e cinquecento agricoltori, che nel paese natale di San Pio hanno portato circa 250 trattori per festeggiare insieme l'anno appena trascorso.
Ma come abbiamo detto le difficoltà anche nel 2019 non sono mancate. E' proprio nel mese di dicembre a pochi giorni dalla Vigilia di Natale che anche il mondo dell'agricoltura ha dovuto fare i conti con i danni causati dal forte maltempo. Frane ed alluvioni nel casertano come nell'avellinese ma anche nella Valle Caudina e in alcune zone del Sannio, quando ancora erano indelebile le immagini dell'alluvione del 2015. Da più parti il maltempo ha allagato i campi e costretto le associazioni di categoria, come la Coldiretti, a parlare di “bollettino di guerra nei campi”. Un colpo duro per un settore che però ha mostrato più e più volte di essere sempre più forte delle avversità, di sapersi di rialzare con fierezza e con l'orgoglio di custodisce i segreti di un tempo lontano, di una storia con radici forti, difficili da sradicare.
Dall’olio al vino, un anno d’oro poi l’incubo maltempo
Agricoltura, a Pietrelcina la Giornata del ringraziamento regionale
Benevento.