Ribeira del Duero, Brunello di Montalcino, Masseto... e perché non Falanghina, Aglianico, Piedirosso e Camaiola?
Non è un'associazione casuale di vini quella riportata sopra, ma un percorso, attraverso le preferenze e le esperienze enologiche di mister Carletto Ancelotti.
Eh già, perché il mister, è cosa nota, oltre alla passione per il calcio su cui ha costruito successi e trionfi, per il cibo, su cui ha costruito anche parte della sua immagine paciosa e conviviale è un grandissimo appassionato di vini.
E coi vino il buon Carletto spesso comunica: Cristiano Ronaldo festeggia il compleanno? Il regalo di Carletto è una preziosissima bottiglia di Unico, il vino dei Re di Spagna della Ribera del Duero.
L'amicizia col collega sir Alex Ferguson maturata in Inghilterra? Ancelotti la suggella regalando bottiglie di Brunello di Montalcino all'ex allenatore e uomo simbolo del Manchester United.
Idem con Josè Mourinho: si ricorderà che prima di una gara che li ha visti avversari i due allenatori più vincenti del mondo si ringraziavano e apprezzavano i vini che si erano regalati reciprocamente.
Dunque i dati: Ancelotti ama il vino, Ancelotti si trova per lavoro in Campania, oggi Ancelotti sarà nel Sannio e il Sannio è capitale europea del vino 2019. Una serie di condizioni quasi irripetibili che quasi impongono una riflessione: perché non sfruttare l'occasione e rendere Ancelotti testimonial della Città del Vino? Un po' come replicare quanto già accaduto con l'ex direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori.
Oggi il mister del Napoli sarà ad Amorosi per l'inaugurazione del centro medico di un'altra eccellenza sannita: il dottor Alfonso De Nicola. Carletto sarà ospite in un'area direttamente a ridosso della città del vino: perché gli organizzatori non approfittano per invitarlo, per metterlo al corrente dell'evento, per fargli assaggiare e portare a casa prodotti eccellenti che vanno valorizzati?
La presenza del mister oggi è un bell'assist: si spera possa essere sfruttato.