I piloni e le travi di un cavalcavia ridotti davvero male. Questo al centro della denuncia del Comitato “Voce del Fortore” che accende i riflettori sulla sicurezza di automobilisti e non proprio a causa delle precarie condizioni statiche in cui verserebbe il ponte sulla variante di San Bartolomeo in Galdo.
Nato da poche settimane, "La Voce del Fortore" si occupa di dare "voce" ad un territorio da troppo tempo ai margini della provincia sannita.
“Il ponte della variante di San Bartolomeo in Galdo - spiega Michele Latella, responsabile agricoltura della Lega e responsabile del gruppo "LA VOCE del Fortore" - necessita di interventi urgenti. Sono anni - lamentano i membri del gruppo - che nessuno si occupa della manutenzione di quel ponte e assistiamo al solito rimpallo delle responsabilità. Quotidianamente automobilisti, pedoni, sportivi e pullman che trasportano studenti e pendolari percorrono quel tratto di strada ormai arrivato al limite della sicurezza: lo scheletro in ferro dei pilastri (come si vede bene dal reportage fotografico da noi effettuato) a causa della ruggine è uscito fuori dal cemento. Per non parlare poi del cemento che si sbriciola semplicemente toccandolo con le mani o del fatto che le normali operazioni di pulizia di erbacce e vegetazione sono affidate alla bontà dei privati cittadini.
Da anni – rimarca il comitato - assistiamo impotenti al solito rimbalzo di responsabilità senza che si riesca a capire a chi tocchi effettivamente la manutenzione del ponte, se al Comune, alla Provincia o all'Anas. Intanto il ponte cade a pezzi e c'è il rischio (piuttosto frequente di questi tempi in Italia) che venga addirittura chiuso senza che nessuno intervenga creando ancora più disagi. Insomma il problema c'è ed è sotto gli occhi di tutti e chiediamo un intervento urgente. Speriamo solo - conclude il documento - di non dover parlare di tragedie annunciate".